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Trasferimento di conoscenze sul coadattamento tra uomo e lupo nella regione alpina

[Progetto concluso] Il ritorno dei grandi predatori determina un progressivo inasprimento dei fronti tra i diversi soggetti interessati. Tra i grandi predatori che hanno fatto ritorno sulle Alpi, il lupo è la specie più diffusa e quindi quella che ha scatenato le più accese discussioni. È un animale abituato da sempre a valicare i confini, vive tanto in aree selvagge quanto nel paesaggio culturale – da tempo immemorabile è quindi un compagno di strada dell’umanità, in grado di condizionarne i processi sociali e culturali. In questo progetto la CIPRA ha assunto il compito di raccogliere, elaborare, mettere a disposizione e diffondere le conoscenze a livello alpino sul coadattamento tra uomo e lupo.
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Per coadattamento si intende il processo di adattamento reciproco che inevitabilmente ha luogo da entrambe le parti. Il lupo sviluppa strategie per vivere al meglio in una natura dominata dall’uomo. L’uomo, da parte sua, sviluppa strategie per mantenere in vita le sue pratiche culturali ed economiche anche dopo il ritorno del lupo nella regione alpina, cercando di gestirle in modo redditizio (alpicoltura, allevamento ovino, turismo ecc.).

Risultati:

  • Creazione di una panoramica delle attività e delle strategie relative alla convivenza tra uomo e lupo nella regione alpina negli ultimi anni. Quali sono i risultati e le esperienze più importanti? Quali sfide sociali, economiche, politiche ed ecologiche dovremo affrontare con maggior impegno in futuro? Quali sono le “carenze” che attualmente si manifestano in alcune zone, alle quali per ora non è stata dedicata sufficiente attenzione?
  • Dopo il ritorno del lupo, i pastori dell’Italia, della Francia, della Svizzera e dell’Austria devono sostenere un aggravio di incombenze. In uno studio sono state valutate le opportunità e le difficoltà che dovrebbe affrontare un’organizzazione transfrontaliera dei pastori.
  • Un rapporto finale con i risultati e le raccomandazioni operative, rivolte a tutte le regioni dello spazio alpino, in particolare nelle aree in cui il lupo si è insediato o si sta diffondendo.

Sulla base dei risultati, è ora in fase di elaborazione un progetto di implementazione con il quale la CIPRA intende approfondire la questione del ruolo determinante che può svolgere la comunicazione nell’ambito conflittuale tra lupi e umani.

Metodi:

Complessivamente sono state condotte circa 40 interviste con persone provenienti da tutti i Paesi alpini che da anni hanno esperienza di convivenza con il lupo. Le interviste sono state rivolte a persone dei seguenti settori: ricerca scientifica, politica e amministrazione, professionisti (alpicoltura/zootecnia e allevamento/caccia/tutela della fauna selvatica), cercando di prendere in considerazione i diversi livelli di azione (locale, regionale, nazionale, per quanto possibile internazionale).

Durata del progetto:

febbraio 2020 - febbraio 2021

Partner:

La CIPRA Internazionale lavora in stretta collaborazione con la CIPRA Germania, CIPRA Italia e la CIPRA Francia.

Finanziamento:

Con il sostegno del Ministero federale dell’ambiente, della protezione della natura e della sicurezza nucleare in Germania e delle fondazioni svizzere Temperatio e unaterra.

 

Contatto

Marion Ebster
Responsabile di progetto
email:

archiviato sotto: CIPRA progetto, Natura & uomo