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Sotto processo chi critica l’impiego di pesticidi
Con una campagna provocatoria nel 2017 l’Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera aveva denunciato l’uso massiccio di pesticidi sui meleti dell’Alto Adige. Il comune di Malles aveva richiamato l’attenzione internazionale con un referendum popolare indetto nel 2014 per vietare completamente l’uso di pesticidi. Di questa vicenda si è occupato lo scrittore Alexander Schiebel nel libro “Das Wunder von Mals” (Il miracolo di Malles), con il quale critica aspramente il settore della frutticoltura intensiva e il suo utilizzo di pesticidi. Ora Arnold Schuler, assessore all'agricoltura della Provincia di Bolzano, insieme a oltre 1300 agricoltori, ha sporto denuncia contro l’autore, i rappresentanti della casa editrice Oekom Verlag e l’Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera (Umweltinstitut), sostenendo che le critiche riportate nel libro sarebbero diffamatorie con la conseguenza di danneggiare l’agricoltura sudtirolese.
Una querela con conseguenze
L’Alto Adige produce circa il dieci per cento delle mele dell’UE – ciò è reso possibile da una frutticoltura intensiva e dall'uso di pesticidi. Ma i pesticidi si depositano anche nei dintorni dei frutteti e il vento li diffonde ben oltre il perimetro dei campi. Ad esempio, nella Val Müstair in Svizzera, fino a14 chilometri di distanza, come ha verificato il Cantone dei Grigioni nel 2020. E così arriva fin nei parchi giochi per bambini, come ha rilevato uno studio commissionato dalla CIPRA Sudtirolo nel 2017. Per Andreas Riedl, direttore della CIPRA Sudtirolo, l’iniziativa assunta dall'assessore provinciale è incomprensibile: “Il vero danno di immagine per il settore della frutticoltura sudtirolese è la reazione assolutamente sproporzionata dall'assessore e dei frutticoltori che hanno sporto querela. L’obiettivo dovrebbe essere quello di sviluppare ulteriormente l’agricoltura e renderla più sostenibile, invece di perdersi in controversie personali”.
Ben 200.000 persone e oltre 100 organizzazioni ambientaliste, sociali e di tutela dei consumatori hanno manifestato la loro solidarietà agli imputati. Poco prima dell’inizio del processo, l’assessore Schuler ha annunciato di voler ritirare la querela. Tuttavia, a metà settembre il procedimento è iniziato a Bolzano, poiché mancava il consenso alla sospensione degli altri querelanti. La procura della Repubblica di Bolzano ha disposto il sequestro dei libretti di campagna degli agricoltori coinvolti, cioè i registri che riportano i dati sulle quantità esatte di pesticidi impiegati. Dal momento che i querelati con posizione critica verso l’impiego di pesticidi si sono rifiutati di accondiscendere alle richieste di tacere all'opinione pubblica informazioni sulla reale entità dei pesticidi impiegati, l’assessore provinciale ha per il momento sospeso la decisione annunciata di voler ritirare la querela.
Fonti e ulteriori informazioni:
www.zdf.de/politik/frontal-21/pestizid-streit-um-aepfel-in-suedtirol-100.html#xtor=CS5-91 (de), www.suedtirolnews.it/politik/strafprozess-wegen-kritik-an-pestiziden-in-suedtirol (de), www.tageszeitung.it/2020/09/14/schuler-zieht-klage-zurueck/ (de), www.salto.bz/de/article/30092020/unmoralisches-angebot (de), www.oekom.de/beitrag/pestizidprozess-landesrat-schuler-muss-angriff-auf-die-meinungsfreiheit-endlich-beenden-149?p=1 (de), www.vglobale.it/2020/09/15/il-processo-a-bolzano-di-chi-critica-luso-di-pesticidi/