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Punto di vista: Se la Convenzione delle Alpi diventa interattiva

03/06/2015 / alpMedia
L’efficacia della Convenzione delle Alpi viene spesso messa in discussione. Un nuovo approccio potrebbe contribuire a darle un nuovo ruolo di motore della cooperazione e dello sviluppo sostenibile nello spazio alpino, sostiene Claire Simon, direttrice della CIPRA Internazionale.
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Claire Simon è la direttrice della CIPRA Internazionale © Martin Walser

La Convenzione delle Alpi sta preparando il programma di lavoro pluriennale 2017-2022. Una buona occasione per discutere questioni di fondo sulle priorità tematiche e sul lavoro comune. La Presidenza tedesca e il Segretariato permanente hanno invitato a un seminario, che è stato organizzato dalla delegazione del Liechtenstein a Triesenberg. L’impostazione interattiva del seminario è stata una gradita novità per la Convenzione delle Alpi. Questo primo passo dimostra che una collaborazione più efficace è possibile nell’ambito di queste organizzazione internazionale.

Nel corso del seminario si sono discusse approfonditamente le principali sfide e opportunità nelle Alpi. L’attenzione si è concentrata su vari temi, come la pianificazione territoriale, la qualità della vita o i giovani. Al di là dei mandati nazionali, si è svolto uno scambio in cui protagonisti con una lunga esperienza presso la Convenzione delle Alpi hanno potuto confrontare le loro idee e punti di vista con partecipanti che finora avevano scarsa dimestichezza con questo trattato internazionale. I risultati del seminario offrono spunti per numerose attività della Convenzione delle Alpi e dei suoi partner.

Manifestazioni di questo tipo possono dare nuovo slancio alla Convenzione delle Alpi, migliorare la sua visibilità e accrescere la sua credibilità e la partecipazione alle sue attività. Perciò è importante che i risultati di Triesenberg siano tenuti in debita considerazione da tutte le Parti contraenti e vengano recepiti tra le priorità e le azioni del nuovo programma di lavoro pluriennale.