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Tuteliamo le Alpi e suoi abitanti

25/11/2014
La eterogeneità delle Alpi costituisce una sfida ed al tempo stesso anche un grande potenziale. Alla nuova Presidenza tedesca della Convenzione delle Alpi spetta il compito di mettere in valore questa risorsa, propone Federica Corrado, presidente di CIPRA Italia.
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Federica Corrado è la nuova presidente della CIPRA Italia © CIPRA

Oggi più che mai le Alpi sono dentro ad una dinamica territoriale transcalare di sviluppo – a partire dalla  Strategia macro-regionale alpina alla Convenzione delle Alpi ai progetti e alle iniziative locali. Essi si muovono con velocità diverse. Ma la coesione territoriale e la capacità di competere rimangono per ogni territorio alpino gli obiettivi e le sfide dell’azione.

I territori alpini marginali stanno diventando laboratori di nuovi modelli di vivibilità, dentro le valli si stanno sperimentando forme di neo-agricoltura e si stanno recuperando antichi mestieri attraverso l’innovazione, nei centri urbani si stanno avviando politiche volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e interventi rivolti al social housing non diversamente dai centri di pianura.

A partire da questo quadro, la Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi si è adoperata nel biennio   2012 a 2014 per lavorare all’interno dei Gruppi di Lavoro su temi quali la riduzione del digital divide, i cambiamenti demografici e i movimenti verso la montagna, la costruzione di nuovi turismi e il ruolo dei siti Unesco, per citarne alcuni. Al centro è stata messa così un’idea di montagna “abitata” proprio nell’ottica di partire dai soggetti e dalle reti sul territorio, oggi ancor più indispensabili che mai proprio perché ci si avvia verso la Strategia macro-regionale per le Alpi.

Tra i compiti della successiva Presidenza tedesca della Convenzione delle Alpi va di sicuro considerata una sempre maggiore attenzione all’applicazione degli indirizzi della Convenzione a partire da una consapevolezza delle differenze territoriali che esistono quando si parla di vivibilità nelle Alpi. In questo senso la Dichiarazione Popolazione e cultura va ri-letta, come ha proposto la CIPRA Italia nel Seminario che si  è svolto durante la Conferenza delle Alpi il 20 novembre 2014 a Torino/I, per sottolineare con forza la necessità di lavorare sul raggiungimento di un certo welfare alpino, sulla base di meno risorse, e sul rafforzamento della cultura dentro le Alpi.

La consapevolezza della propria cultura è una pre-condizione necessaria per dialogare con i territori extra-alpini così come richiesto dalla Strategia macro-regionale e ormai da alcune leggi nazionali. Questo dialogo ampio deve gettare le basi per promuovere forme di vita e d’economia sufficienti. Affinché le Alpi possano essere descritte come territori creativi, vivaci e innovativi: le avanguardie territoriali – del futuro.