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Alcuni membri del gruppo di lavoro del progetto Climate Bridges alla cerimonia di premiazione del “Climate Champion” a Sarajevo/BIH. © CENER21

Il progetto ha contribuito all’attuazione a livello regionale e locale dell’“Agenda verde” per i Balcani occidentali. La priorità è stata il rafforzamento della cooperazione transnazionale per una più efficace protezione del clima. A tal fine, sono stati organizzati diversi incontri internazionali tra rappresentanti di autorità pubbliche, ONG e istituzioni semipubbliche. Sono state esplorate nuove opportunità di cooperazione e sono stati discussi i punti di forza e di debolezza dell’attuale situazione della politica climatica. Su questa base è sorta una rete di circa 30 organizzazioni – in costante crescita – con membri provenienti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro, Macedonia settentrionale, Kosovo, Slovenia e Austria. In collaborazione con esperti – ad esempio dell’Agenzia federale per l’ambiente e del Ministero del clima dell’Austria – il progetto ha trasferito conoscenze, buoni esempi ed esperienze dalla regione alpina. È stato inoltre prodotto un rapporto sull’attuale situazione delle politiche climatiche nei sei Paesi balcanici e in Croazia. Il documento analizza da un lato lo stato delle rispettive strategie e normative, dall’altro presenta proposte per migliorare la situazione e un programma volto ad aumentare le capacità di far fronte alla crisi climatica.

I partner del progetto continueranno a lavorare su base volontaria nei prossimi due anni per rafforzare ed espandere la rete. Una richiesta di ulteriore sostegno presentata all’Iniziativa europea per il clima di Berlino dovrebbe consentire la prosecuzione del finanziamento della rete.