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Ricorso blocca la costruzione di un bacino di accumulo

09/11/2022 / Andreas Radin, CIPRA International
Il comune di La Clusaz, nel dipartimento francese dell’Alta Savoia, ha presentato un progetto per la costruzione un bacino di accumulo destinato principalmente alla produzione di neve artificiale. Le attiviste e gli attivisti hanno occupato il sito e le associazioni ambientaliste hanno presentato un ricorso contro il progetto. Alla fine di ottobre 2022, una sentenza del tribunale ha bloccato il progetto.
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Il messaggio delle e degli occupanti dopo l’annuncio del verdetto del tribunale. © La Cluzad

Nel territorio del comune di La Clusaz è prevista la costruzione di un invaso con una capacità di quasi 150.000 m3 ad un’altitudine di 1.500 m per garantire l’approvvigionamento idrico locale. La regione era già stata colpita da una grave siccità nel 2018. Due terzi dell’acqua dovrebbero essere utilizzati per la produzione di neve artificiale nella stazione sciistica di La Clusaz, che, a detta del sindaco, garantisce 2.000 posti di lavoro. Quando sono arrivate le prime ruspe, i residenti e gli attiviste locali hanno dichiarato l’area una ZAD (zone à défendre: termine francese per indicare le aree oggetto di occupazione). Le occupanti e gli occupanti dell’area, ribattezzata “La Cluzad”, si sono opposti allo scempio ambientale che, alla luce dei cambiamenti climatici, servirebbe solo a prolungare di qualche anno il turismo sciistico. Mentre gli occupanti bloccavano i lavori di costruzione, numerose associazioni ambientaliste hanno intentato un’azione collettiva.

Sospensione dei lavori di costruzione

Alla fine di ottobre 2022 il tribunale amministrativo di Grenoble ha stabilito che i lavori di costruzione del bacino siano sospesi per consentire l’esame del dossier presentato dalle associazioni ambientaliste sull’impatto prodotto dal progetto sugli ecosistemi locali. Il documento richiede che l’area, con una superficie di otto ettari caratterizzata da una ricca biodiversità, sia integrata in un vicino sito Natura 2000. Alain Boulogne, di CIPRA France, accoglie con favore la decisione del Tribunale amministrativo di Grenoble: “Il giudice del procedimento sommario ha riconosciuto chiaramente che la conservazione della biodiversità è un’emergenza prioritaria rispetto all’aumento della capacità di produzione di neve artificiale della stazione sciistica. Concorda quindi con le osservazioni presentate da diverse associazioni durante l'audizione pubblica, tra le quali anche quelle della CIPRA. Questo ci fa ben sperare per il prosieguo della procedura, che entrerà nel merito della questione”. Gli occupanti hanno festeggiato la vittoria temporanea e hanno annunciato di ritirarsi per il momento dall’area di La Cluzad per lasciare spazio alla natura.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.lesechos.fr/pme-regions/auvergne-rhone-alpes/la-clusaz-vote-pour-le-projet-conteste-de-retenue-collinaire-1314916 (fr), https://france3-regions.francetvinfo.fr/auvergne-rhone-alpes/haute-savoie/annecy/retenue-collinaire-de-la-clusaz-face-aux-bulldozers-la-zad-a-gagne-les-associations-rejouies-de-la-suspension-des-travaux-la-mairie-conteste-la-decision-2642588.html (fr), https://en.laclusaz.com/ski-area.html (fr, en, nl), https://stop-retenue-collinaire-la-clusaz.com/ (fr), www.youtube.com/watch?v=wFqOFEnvpS8 (fr), www.change.org/p/monsieur-le-pr%C3%A9fet-de-haute-savoie-la-clusaz-non-%C3%A0-la-destruction-d-esp%C3%A8ces-prot%C3%A9g%C3%A9es-%C3%A0-beauregard-en-aravis (fr), http://grenoble.tribunal-administratif.fr/A-savoir/Communiques/Le-juge-des-referes-suspend-l-execution-de-l-arrete-du-prefet-de-la-Haute-Savoie-accordant-une-autorisation-environnementale-a-la-commune-de-La-Clusaz-pour-la-realisation-d-une-retenue-collinaire (fr), http://grenoble.tribunal-administratif.fr/content/download/194111/1838762/version/1/file/2206293.anon_compl.pdf (fr)