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Visione: Paradiso con data di scadenza

Da secoli le Alpi sono un luogo dei sogni. Accanto alla natura affascinante, al clima gradevole e al paesaggio naturale antropizzato che genera identità, offrono risorse quasi illimitate quali l’acqua e quindi le energie rinnovabili. Nel giro di pochi anni si deciderà per quanto tempo ancora le Alpi potranno rimanere un luogo dei desideri e di rifugio. Perché già oggi la calura, la siccità e il lento, ma inesorabile salire del livello del mare e la lotta per accaparrarsi le risorse, ci stanno privando delle basi della nostra esistenza.
L'afflusso di persone in cerca di una nuova casa, provenienti tra l’altro dalle zone costiere dell’Asia, farà sì che la nostra società raggiunga un punto di rottura. Un ulteriore riscaldamento del clima mondiale porterà anche nelle Alpi tempeste sempre più estreme e frequenti, come è stato l’uragano Vaia nell’autunno del 2018, e forti precipitazioni con colate di detriti e inondazioni. Gli abitanti delle Alpi stanno per raggiungere i limiti dei possibili interventi di protezione e di adattamento.
Alla fine di questo secolo le Alpi non saranno più un’isola dei beati. L’aggravarsi della crisi climatica colpirà anche il luogo dei sogni Alpi e ne stravolgerà la società.
Madeleine Rohrer è direttrice della CIPRA Alto Adige. Dal 2015 al 2020 è stata assessore per la mobilità, l’urbanistica e l’ambiente a Merano/I.