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Cultura, artigianato e cooperazione

01/12/2020 / Nicole Hohmann
La gestione economica come programma estetico richiede nuove forme di cooperazione. Un appello alla cooperazione di Nicole Hohmann.
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Nicole Hohmann ha studiato storia dell'arte, germanistica e filosofia a Francoforte sul Meno e Innsbruck.

La lotta contro la pandemia del Coronavirus ha messo a nudo la fragilità del nostro attuale sistema economico. Cosa significa questo per l'organizzazione di un futuro nel quale, come sappiamo da tempo, non ci potrà più essere "business as usual"? Dopo l'iniziale allentamento delle restrizioni, molti stanno tornando ai vecchi schemi o guardano le metropoli, dove la vita ricomincia lentamente a pulsare. Varrebbe la pena invece indirizzare lo sguardo al paesaggio e agli habitat periferici delle Alpi che, a causa delle condizioni topografiche, climatiche e della parcellizzazione, rappresentano spesso luoghi di buon vivere, dove l'attività economica comunitaria ha una tradizione viva e lungimirante, dall'agricoltura, all'artigianato, ai servizi.

Non è un caso quindi che nel 2019 il simposio "Ambiti d'azione cooperativa". Economia come programma estetico" abbia avuto luogo nel Bregenzerwald austriaco. L'attenzione si è concentrata sul rapporto tra le idee riformatrici dello scrittore e agricoltore Franz Michael Felder (1839-69) e il laboratorio «Werkraum Bregenzerwald». Felder ha fondato la prima cooperativa agricola della regione. Le sue idee continuano a vivere nel Werkraum Bregenzerwald, una cooperativa di circa 100 aziende artigiane. Entrambe le esperienze puntano sul buon uso e sul design accattivante dei prodotti della vita quotidiana, con un'attenzione particolare all'impiego consapevole delle risorse regionali. Esse rappresentano forme comuni di interazione professionale e sociale, basate su correttezza, stima reciproca, volontà di condividere i saperi e rispetto per la natura. Ecologia, economia e sociale si intrecciano. La cultura collega questi ambiti e diventa tangibile attraverso i prodotti artigianali, dal formaggio alla moderna vasca da bagno in legno. E' quindi da intendersi come economia estetica dalla doppia valenza.

In ambito letterario Felder aveva contatti ben oltre la regione. Anche il Werkraum mette in risonanza intuizioni interne ed esterne. Ad esempio, gli artigiani sviluppano i prodotti in collaborazione con designer esterni. Questo dà un valore estetico aggiunto al business. Mentre l'autore Felder pubblica le sue conoscenze, Werkraum si concentra sulla comunicazione creativa e sulla cooperazione. Nel 2017 è stato inserito nel «Registro UNESCO degli esempi di buone pratiche per la conservazione dei beni culturali immateriali». Una scuola Werkraum fornisce alla prossima generazione di artigiani le conoscenze necessarie per essere all'altezza dei propri standard. In tal modo, l'attività economica come programma estetico permette pratiche per la creazione di una società capace di futuro, orientata ai limiti naturali. A condizione di comprendere e vivere l'approccio olistico e di non far finire il nostro prato al recinto del contadino vicino.

 

Nicole Hohmann ha studiato storia dell'arte, germanistica e filosofia a Francoforte sul Meno e Innsbruck. Attiva in ambito culturale, si esprime anche come casaro. Dal 2010 si occupa di estetica e di sostenibilità nei campi della formazione, della cultura e della politica ed è stata co-curatrice del simposio «Ambiti d'azione cooperativa».


Fonte e ulteriori informazioni: www.cipra.org/alpinscena

archiviato sotto: Alpinscena, Economia in cambiamento