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Notizie

  • I giovani discutono sul consumo di suolo in Val di Susa/I

    In Val di Susa/I la scarsità di superfici utili è causa di conflitti di utilizzo del territorio tra la popolazione locale e il Governo italiano, che intende realizzare una nuova linea ferroviaria internazionale lungo la valle. Alla fine di maggio, nove giovani provenienti da tutti i Paesi alpini si sono incontrati in valle per discutere del consumo di suolo con la Consulta dei giovani della CIPRA, nell’ambito del progetto Re.sources.

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  • «Noi volevamo le stesse cose che volete voi oggi»

    Che cosa pensano le persone appartenenti a generazioni diverse del presente e del futuro delle Alpi? Cosa le unisce e cosa le divide? E come trovare un percorso comune? Sofia Farina e Stefan Witty nel dialogo tra generazioni.

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  • Alpi – sempre più verdi e più calde

    Con una coerente protezione del clima a livello globale, l’aumento delle temperature nelle Alpi potrebbe stabilizzarsi entro il 2100. Da questo dipende anche la conservazione della flora alpina. Lo dimostrano due recenti ricerche sul clima e sulla vegetazione nelle Alpi.

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  • Il diritto alle Alpi intatte

    Alla luce delle sfide attuali come il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, oggi, tre decenni dopo la firma, la Convenzione delle Alpi è più importante che mai. Paul Kuncio spiega quali sono gli ostacoli da superare per realizzarne appieno la visione e il potenziale.

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  • «La pressione sulle Alpi non è mai stata così forte»

    Marjeta Keršič-Svetel è esperta di comunicazione strategica, grande conoscitrice delle aree protette alpine, giornalista ed ex vicepresidente della CIPRA. Un’intervista su azioni pionieristiche, i problemi delle Alpi e il loro futuro.

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  • La CIPRA è femminile?

    Vista attraverso la lente delle pari opportunità, la storia della CIPRA non si distingue in alcun modo da quella di qualsiasi altra organizzazione, società o istituzione: le donne sono sempre più coinvolte. Quindi, va tutto a gonfie vele?

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  • Cresciuta dalla crisi

    A metà degli anni ’70, la CIPRA era sull’orlo della scomparsa. Negli anni seguenti è riuscita a professionalizzarsi e ad affermarsi in tutto l’arco alpino. Nel 1990 ha trovato la sua sede nel più alpino dei Paesi alpini: il Liechtenstein. Mario Broggi, che ha accompagnato la CIPRA per quasi 50 anni e ne è stato presidente dal 1983 al 1992, volge lo sguardo sul passato.

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  • «Signorina dei ghiacciai» e fondatrice

    Edith Ebers ha salvato un monumento naturale lungo una strada alpina della Germania e, negli anni ’50, è stata cofondatrice della CIPRA. L’impegno di questa geologa, donna di grande intelligenza, è rimasto disconosciuto.

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  • Salviamo la natura dal turismo sciistico

    Il Vallone delle Cime Bianche, parte di un sito Natura 2000, è minacciato da un progetto di collegamento sciistico tra i comprensori del Monterosa Ski e di Cervinia-Zermatt. Un comitato di cittadini si è attivato per tutelarlo ed invita a far pressione sui politici locali per salvare uno degli ultimi valloni selvaggi delle Alpi.

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  • Punto di Vista: Check climatico per gli impianti di risalita

    Con 360 funivie, l'Alto Adige è una delle regioni con la maggiore densità di impianti di risalita. La maggior parte di questi impianti funiviari è a scopo turistico e serve a trasportare persone in montagna per sciare e fare escursioni. Le funivie sono considerate dei punti forti per la protezione del clima, per una mobilità dolce e socialmente compatibile. Ma non tutti i progetti soddisfano questi requisiti, afferma Josef Oberhofer, nuovo presidente della CIPRA Sudtirolo.

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