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Si apre una falla nella pianificazione territoriale

15/11/2017 / alpMedia
Il percorso giuridico per un collegamento sciistico al Riedberger Horn in Germania è per il momento spianato: la settimana scorsa il Parlamento della Baviera ha approvato la modifica del Piano alpino.
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Presto sarà solo un ricorso – la cima del Riedberger Horn priva di infrastrutture. © LBV

Il conflitto sul Riedberger Horn nelle Alpi bavaresi è giunto alle battute finali, almeno transitoriamente. In un primo momento un piano di destinazione del suolo e la richiesta di deroga non erano andati in porto per l’opposizione del Ministero dell’ambiente. Un controverso referendum che ha visto la partecipazione di un migliaio di cittadini ha aperto la strada politica per la modifica del piano alpino della Baviera finora in vigore. Il Governo bavarese ha esaminato in soli tre giorni le circa 4.000 osservazioni presentate da cittadini e ha quindi proposto al Parlamento una modifica al piano regolatore. Il Parlamento ha approvato la modifica il 9 novembre 2017 spianando così la strada per gli impianti sciistici all’interno della zona di protezione C.

La procedura di modifica adottata ha sollevato perplessità anche all’interno della CSU, partito al governo in Baviera. Josef Göppel, da anni presidente della commissione ambiente della CSU, ritiene che il caso del Riedberger Horn apra una falla che avrà come conseguenza altri interventi contro i quali non sarà possibile opporsi neppure in presenza di buoni motivi. “La democrazia può sempre essere piegata a determinati interessi”, così si è espresso criticamente il politico ai microfoni della Radio bavarese. Non è corretto tenere una consultazione popolare in un’area limitata su un argomento che riguarda l’intero spazio alpino.

La Baviera ha istituito nel 1970 il primo Ministero dell’ambiente in Europa, ha costituito il primo parco nazionale della Germania e nel 1972 ha approvato il Piano alpino. La CIPRA Germania con le associazioni ad essa aderenti si è battuta per anni contro l’annacquamento di questo straordinario strumento di pianificazione. “Ora queste conquiste subiscono i colpi della deregolamentazione nel quadro di un pensiero economico neoliberale”, si rammarica il presidente Erwin Rothgang. Le associazioni ambientaliste bavaresi faranno accertare la legittimità della modifica del Piano alpino presso le opportune sedi giudiziarie.


Fonti ed ulteriori informazioni:

www.cipra.org/de/news/bayr-alpenplan-dammbruch-fuer-die-raumplanung (de)