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Quel che muove i/le giovani

04/07/2023 / Maya Mathias, CIPRA International
Mobilità accessibile, transfrontaliera e rispettosa del clima nelle Alpi: è questo l’impegno di Louise Drompt e Marc Stannartz nella Consulta dei/delle giovani della CIPRA.
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Un unico biglietto per tutti i Paesi alpini. E’ questa la visione della Consulta dei/delle giovani della CIPRA. © iStock-Oleh_Slobodeniuk

«Non devo necessariamente sorvolare un oceano per vivere un’esperienza che mi cambia la vita»: Louise Drompt ne è convinta. Nell’estate del 2018, la giovane svizzera ha attraversato le Alpi in treno e autobus nell’ambito del progetto «Youth Alpine Interrail» della CIPRA. Era la prima volta che viaggiava da sola, intraprendeva escursioni per conto proprio e incontrava nuove persone lungo il percorso. Un’esperienza che ha cambiato la sua idea del viaggiare. Da allora, la 24enne studentessa di scienze politiche è impegnata nella Consulta dei/delle giovani per una mobilità sostenibile.

Viaggiare in maniera semplice e sostenibile

La visione porta il nome di AlpTick, un biglietto accessibile per il trasporto pubblico in tutto lo spazio alpino: è questa la visione della Consulta dei/delle giovani. Si tratta di rendere i viaggi più semplici, sostenibili e attraenti, per avvicinare i/le giovani alla diversità culturale e naturale. Per diffondere l’idea, i membri del CYC hanno svolto un lavoro di persuasione presso istituzioni come la Convenzione delle Alpi e la Strategia macroregionale per lo Spazio Alpino (Eusalp). Nel 2020, ad esempio, hanno organizzato un tavolo di discussione online con circa 40 rappresentanti della politica e del trasporto pubblico. Marc Stannartz ha sperimentato in prima persona quanto possa essere complicato il trasporto pubblico. Nel progetto #GönnDirÖffis del «Jungen Forum» della CIPRA Germania, ha impiegato due giorni per coprire una distanza di circa 100 chilometri perché mancavano le coincidenze. «Contribuire a plasmare in modo prezioso la regione alpina in cui viviamo» è la motivazione che lo spinge a lavorare nell’ambito del CYC per viaggiare in modo rispettoso del clima. Il problema principale nell’attuazione del biglietto alpino è la mancanza di cooperazione tra i decisori responsabili e i gestori della mobilità nelle regioni interessate. «Per questo è necessaria una cooperazione a livello europeo o della Convenzione delle Alpi», riassume il trentenne.

«Noi continuiamo a rimanere ostinati/e»

Nell’ottobre 2022, il CYC ha registrato due importanti successi: alla Conferenza delle Alpi di Briga/CH, i Paesi alpini hanno costituito l’«Alleanza del Sempione» per rendere i trasporti neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050. Hanno anche incluso il biglietto alpino nel loro piano d’azione. Inoltre, la Convenzione delle Alpi ha integrato l’idea nel sistema alpino di obiettivi per il clima 2050. «Questo significa che i Paesi alpini hanno confermato il progetto e vogliono svilupparlo ulteriormente: un’enorme pietra miliare per noi», si rallegra Louise. Per Marc è chiaro: «La volontà politica c’è, ma mancano ancora la cooperazione e l’attuazione». Ci vorrebbe un Paese che si assuma le proprie responsabilità e svolga un ruolo guida. Louise e Marc continuano ad impegnarsi in questo senso nella Consulta dei/ delle giovani della CIPRA: «Noi continuiamo a rimanere ostinati/e affinché i Ministri non dimentichino ciò che hanno firmato».

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