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Osservare i gipeti

12/09/2022 / Maya Mathias, CIPRA International
Quanti gipeti ci sono sulle Alpi? Dall’8 al 15 ottobre 2022 si terranno le Giornate internazionali di osservazione del gipeto, alle quali tutti possono partecipare.
Image caption:
Riconoscere i gipeti in volo: le caratteristiche principali sono le ali lunghe e appuntite e la lunga coda a forma di spatola. Gipeto (c) Dani Egli- Pixabay

Questa primavera nel Vercors/F si sono schiusi i primi pulcini di gipeto nati in natura in questa regione da 100 anni a questa parte. Con 44 riproduzioni in natura lo scorso anno, la reintroduzione del gipeto sta procedendo su tutto l’arco alpino ed è un successo per l’intera comunità alpina. Se volete dare una mano, potete recarvi in montagna durante le Giornate internazionali di osservazione del gipeto, dall’8 al 15 ottobre 2022, e partecipare al monitoraggio. Maggiori informazioni sui competenti centri di osservazione sono disponibili sul sito www.gyp-monitoring.com.

Da terrore dei bambini a star di YouTube

Con un’apertura alare che può raggiungere i 2,9 metri, il gipeto è uno degli uccelli in grado di volare più grandi al mondo. Benché si nutra solo di carcasse e in particolare di ossa, nel XIX secolo si riteneva che con i suoi grandi artigli il rapace potesse predare agnelli, capre o persino bambini. In seguito ai premi per gli abbattimenti, alle esche avvelenate e al declino degli animali selvatici, nel 1913 in Valle d’Aosta/I è stato abbattuto l’ultimo gipeto delle Alpi. Dal 1986, su iniziativa di diverse organizzazioni, è in corso un progetto di reintroduzione del gipeto sulle Alpi.

Un giovane gipeto dal piumaggio scuro batte le ali e si libra barcollando nell’aria: sul canale YouTube della Società bavarese per la protezione degli uccelli (LBV), gli amanti degli uccelli possono vivere in prima persona il successo del rilascio dei due giovani uccelli Dagmar e Recka nel giugno 2022. Questa è la seconda coppia di uccelli che viene rilasciata in natura a Klausbachtal/D in collaborazione con il Parco Nazionale di Berchtesgaden. Prima del 2021, diverse organizzazioni per la conservazione degli uccelli hanno già reintrodotto 239 gipeti in tutto l’arco alpino, 86 dei quali in Francia e 63 in Austria. Mentre alcuni gipeti si stanno già riproducendo in natura nelle Alpi occidentali e centrali, nelle Alpi orientali è necessario un ulteriore sostegno attraverso la reintroduzione di giovani uccelli.

 

Fonti:

www.bartgeier.ch/projekt/wiederansiedlung (de, fr, it, en), www.bartgeier.ch/uebersicht-auswilderungen (de, fr, it, en), www.bartgeier.ch/wildbruten-2021 de, fr, it, en),  https://4vultures.org/vultures/bearded-vulture/ (en), https://reporterre.net/Une-premiere-depuis-cent-ans-des-gypaetes-ont-pondu-dans-le-Vercors (fr), www.lbv.de/news/details/bartgeier-dagmar-als-erste-ausgeflogen/ (de), www.vanoise-parcnational.fr/fr/actualites/gypaete-barbu-en-savoie-une-saison-de-reproduction-reussie (fr)