Quanto è stato difficile trovare persone volontarie per l’esperimento?

Per prima cosa abbiamo dovuto trovare 50 persone volontarie tra i/le dipendenti della città di Lione che per andare al lavoro volessero abbandonare l’auto e camminare o andare in bicicletta. Fortunatamente non è stato un problema e abbiamo superato questo numero molto rapidamente. Ad ogni persona è stato consegnato un odometro che registrava il numero di passi giornalieri.

Quali sono state le principali motivazioni per la partecipazione?

La salute al primo posto! Nel sondaggio sono emerse diverse ragioni di partecipazione, ma la salute è risultato l’aspetto più importante. I/le partecipanti attribuivano importanza agli appuntamenti medici del progetto, perché questi colloqui non solo fornivano una valutazione medica oggettiva, ma consentivano anche una valutazione personale della propria salute o forma fisica. Al secondo posto c’erano il desiderio di cambiare le abitudini di mobilità e l’interesse per i temi della mobilità e dell’ecologia.

Come avete motivato i/le partecipanti?

Uno dei fattori del successo e della buona accoglienza è stata la componente ludica, per far passare in secondo piano il carattere sperimentale e mantenere un alto livello di motivazione. Nonostante i mesi della crisi da coronavirus, la maggior parte dei/delle partecipanti è stata comunque coinvolta nella valutazione finale. A metà del progetto abbiamo organizzato un concorso con premi in palio. Un altro evento è stata la giornata in compagnia allo stadio Groupama, dove abbiamo presentato i risultati. In breve, come dimostrano numerosi studi sul cambiamento dei comportamenti, i suggerimenti e gli approcci tecnici da soli non bastano: bisogna accompagnare per convincere e mettere le persone al centro delle misure.

Qual è stato il risultato dell’esperimento?

L’esperimento è stato un successo. Nel sondaggio finale, i/le partecipanti hanno dichiarato di aver avvertito un leggero miglioramento a livello di mancanza di respiro, stanchezza e qualità del sonno. Tuttavia, non hanno ritenuto di aver perso peso. Altri benefici sono stati un maggiore rilassamento e una riduzione dello stress, oltre a una maggiore energia

Lucie Verchère, psicologa di formazione, è stata responsabile della missione «Tempo e servizi innovativi» nella città di Lione, e si è occupata in particolare del tema «Tempo e mobilità». Attualmente lavora nella rete «Tempo territorial» dove accompagna le misure nell’ambito delle politiche temporali.

«1000 Bornes» è un esperimento durato 9 mesi (2020- 2021) nella zona di Lione, nell’ambito di un programma europeo Melinda, gestito dalla città di Lione in collaborazione con l’associazione regionale AURA-EE insieme ad altri cinque Paesi della regione alpina. Il progetto ha dimostrato che essere fisicamente attivi/e e abbandonare l’auto fa bene alla salute.

Ulteriori informazioni:  www.tempoterritorial.fr/ (fr) www.millenaire3.com/ressources/bilan-du-projet-melinda-1000-bornes (fr)