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Il vero tesoro delle Alpi

03/06/2015 / alpMedia
Un produttore di energia svizzero viene premiato per uno buon compromesso tra protezione e utilizzo di un corso d’acqua. Il governatore del circondario rurale dell’Alta Algovia ha autorizzato la costruzione di un impianto idroelettrico in un’area sottoposta a diversi vincoli di protezione senza tener conto dei propri funzionari. Due esempi della situazione complessa, e non priva di conflittualità, che si prospetta in relazione a protezione della natura e transizione energetica.
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La forra dove scorre il torrente Ostrach: il vero tesoro delle Alpi sono lo straordinario paesaggio e l’acqua. Questo bene essere tutelato e allo stesso tempo occorre attuare la transizione energetica. © Julia Wehnert, Bund Naturschutz

L’acqua – in tutte le sue forme – è senza dubbio una delle risorse più preziose delle Alpi. Dove questo tesoro è presente in misura significativa, sono grandi gli interessi in gioco: più del 90% dei corsi d’acqua alpini sono attualmente sfruttati per produrre energia elettrica. Molti documenti strategici attribuiscono all’idroelettrico un ruolo importante in vista della transizione energetica. Così ad esempio ad Aarberg, sul lago di Bienne in Svizzera, e a Bad Hindelang, nei pressi di Sonthofen in Baviera.

Una centrale idroelettrica a qualunque costo

Ultimamente Bad Hindelang ha ottenuto per due volte gli onori della cronaca: da una parte è stato il primo comune tedesco a ricevere il marchio per un turismo sostenibile di “Villaggio degli alpinisti”; dall’altra, nel maggio 2015, il governatore del circondario rurale dell’Alta Algovia ha autorizzato la costruzione di un piccolo impianto idroelettrico, nonostante il funzionario competente avesse negato l’assenso al progetto. Un caso senza precedenti in Baviera. Il funzionario non è tuttavia stato l’unico a disapprovare il progetto. Anche il Ministero dell’ambiente a Monaco aveva mostrato forti perplessità, come del resto le associazioni per la protezione della natura e il Club alpino tedesco (DAV). Il progetto prevede un impianto idroelettrico in una valle intatta situata all’interno dell’area protetta delle Alpi dell’Algovia. Il torrente Ostrach scorre in una forra che gode di cinque forme di protezione: è infatti un’area protetta nazionale ed europea, area di tutela del paesaggio, monumento naturale e zona di protezione speciale per l’avifauna. Il progetto prevede una produzione di energia elettrica sufficiente a garantire il fabbisogno a 2.500 famiglie. L’impianto rimarrà tuttavia inattivo per 165 giorni all’anno, perché d’inverno la portata dell’Ostrach è troppo bassa. Le associazioni ambientaliste, ma anche numerose persone private, hanno presentato ricorso a diversi livelli, per ottenere la tutela di questo gioiello naturale e impedire la creazione di un pericoloso precedente. Il DAV inoltre è intenzionato a non rinnovare la concessione del marchio di “Villaggio degli alpinisti”.

Rinaturalizzazione come strategia aziendale

Come riconoscimento per aver raggiunto un buon compromesso tra protezione e utilizzo di un corso d’acqua, la società BKW Energie AG, titolare della centrale idroelettrica di Aarberg ha ottenuto il “Premio svizzero corsi d’acqua 2015”. È la prima volta che il premio, conferito da Pro Natura Svizzera e dall’Associazione svizzera di economia delle acque, viene assegnato a un’azienda. La centrale idroelettrica di Aarberg venne costruita negli anni ’60 ed è stata la prima centrale ad acqua fluente della Svizzera a ottenere la più alta certificazione ecologica. Numerosi interventi di riqualificazione ecologica attorno all’impianto ad acqua fluente offrono ora nuovi spazi vitali a piante e animali. A tal fine la società ha già investito sei milioni di franchi. I costi non sono tuttavia sostenuti interamente dalla società, una parte è a carico degli utenti. Anche i comuni, gli agricoltori e altri proprietari dei terreni hanno partecipato alla rinaturalizzazione. Nella sua laudatio la rappresentante del Ministero dell’ambiente svizzero ha messo in evidenza proprio questa cooperazione e l’approccio pluralistico quali elementi determinanti per il successo del progetto.

I corsi d’acqua alpini non sono rinnovabili

I due esempi dimostrano che è possibile trovare un punto di equilibrio tra protezione della natura e transizione energetica e che, allo stesso tempo, la fame di energia non si arresta di fronte a paesaggi e corsi d’acqua unici, che sono il vero tesoro delle Alpi. “La nostra priorità deve consistere in una riduzione del consumo di energia nella nostra società, attuando modelli come la Società a 2000 Watt”, dichiara Katharina Conradin, presidente della CIPRA. Ciò significa anche bloccare la costruzione di nuove centrali idroelettriche e ottimizzare gli impianti esistenti. “Perché i corsi d’acqua alpini non sono rinnovabili”, conclude Conradin.

Fonte e ulteriori informazioni: http://www.alpenverein.de/presse/bergsteigerdoerfer-hinterstein-ramsau_aid_15232.html (de), http://www.sueddeutsche.de/bayern/naturschutzgebiet-im-allgaeu-kurioser-streit-um-wasserkraftwerk-1.2476121 (de), http://www.gewaesserpreis.ch/site/index.cfm?id_art=119000 (de), http://www.srf.ch/news/regional/bern-freiburg-wallis/kraftwerk-aarberg-fuer-engagement-im-naturschutz-ausgezeichnet (de)