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Energia solare di vicinato

06/02/2019 / alpMedia
Due strade per promuovere la svolta energetica: la Slovenia si affida a sistemi solari comunitari, uno studio svizzero raccomanda il fotovoltaico in alta montagna.
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Via dai combustibili fossili: gli impianti fotovoltaici nelle Alpi hanno un grande potenziale. © Annina Schidla, CIPRA International

Finora in Slovenia l’energia solare è stata utilizzata soprattutto per case unifamiliari ed edifici commerciali. La Società per lo sviluppo sostenibile “Focus”, Greenpeace Slovenia e l’associazione di comuni “SOS” si propongono di rendere l’energia solare accessibile a un numero ancora maggiore di famiglie in Slovenia: i gruppi di vicinato che intendono produrre e utilizzare congiuntamente l’energia solare possono richiedere il sostegno tecnico e finanziario del Fondo sloveno per l’ambiente. Un comune potrebbe, ad esempio, fornire lo spazio necessario, come il tetto di un asilo. Inoltre, prossimamente il diritto all’autoapprovvigionamento collettivo con elettricità da fonti rinnovabili sarà garantito da una nuova normativa.

I nuclei familiari partecipanti, oltre a conseguire un risparmio economico a lungo termine e a promuovere lo sviluppo sostenibile del rispettivo comune, favoriscono anche la consapevolezza e l’accettazione delle energie rinnovabili. Si tratta di un passo nella giusta direzione, che offre alle persone l’opportunità di diventare più indipendenti dai combustibili fossili unendo le proprie forze, come sottolinea Katja Huš di Greenpeace Slovenia. “L’energia solare viene già utilizzata per le aree periferiche e scarsamente accessibili ed è particolarmente adatta per l’autosufficienza energetica nella regione alpina”.

Potenziale solare inutilizzato

Le ricercatrici e i ricercatori svizzeri dell’EPF di Losanna e del WSL Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio vogliono spingersi oltre. In un recente studio hanno dimostrato il grande potenziale degli impianti fotovoltaici in alta montagna. Montando i pannelli con la giusta angolazione, durante l’inverno può essere sfruttata non solo la radiazione solare diretta, ma anche quella riflessa dalla neve. Per salvaguardare il paesaggio alpino i pannelli possono essere installati su tetti, strutture di impianti di risalita, pali elettrici o lungo le strade.

 

Fonti ed ulteriori informazioni:

www.greenpeace.org/slovenia/si/Medijsko-sredisce/zadnje-objave/Koncno-Sosedske-soncne-elektrarne-tudi-v-Sloveniji (sl), www.energetika-portal.si/nc/novica/n/javna-obravnava-uredbe-o-samooskrbi-z-elektricno-energijo-iz-obnovljivih-virov-energije-4128 (sl), www.umanotera.org/wp-content/uploads/2016/04/Priro%C4%8Dnik-za-izvedbo-skupnostne-son%C4%8Dne-elektrarne.pdf (sl), www.slf.ch/de/newsseiten/2019/01/dank-schnee-mehr-sonnenenergie-im-winter.html (de), www.letemps.ch/sciences/solaire-alpes-plein-hiver-fou (fr), www.kulturzentrum-toblach.eu/toblacher-gespraeche/die-toblacher-gespraeche (de), www.aquaviva.ch/images/Zeitschrift/AV_Nr_1_2019/Solarstrom%20ist%20die%
20neue%20Wasserkraft_Mythos%20Wasserkraft_aqua%20viva_1%202019_Aqua%20Viva.pdf
(de), www.luzernerzeitung.ch/wirtschaft/zuger-firma-plant-erste-solarautobahn-der-schweiz-im-wallis-ld.1052600 (de)

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