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Il Governo Berlusconi vuole sopprimere i piccoli comuni per salvare le finanze
28/09/2011
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alpMedia
Per risanare il bilancio dello Stato il Governo Berlusconi ha preso di mira i piccoli comuni, in particolare quelli con meno di mille abitanti. La prima versione del testo governativo della manovra finanziaria prevedeva la soppressione di tutti comuni al di sotto dei mille abitanti.
La versione approvata dal Parlamento lascia salvi, almeno formalmente, i piccoli comuni costringendoli però a delle "unioni municipali" che riducono le competenze dei sindaci e di quel che rimarrà dei consigli comunali. In Italia sono quasi 2000 i comuni con meno di mille abitanti, la maggior parte dei quali in zone di montagna. La maggior parte degli amministratori dei piccoli centri non percepisce indennità ed attua una sorta di "volontariato amministrativo".
Manifestazioni contro la legge finanziaria si sono ripetute nel corso dell'estate. Il 15 settembre si è tenuto il primo sciopero dei sindaci (85% di adesioni secondo l'Associazione dei Comuni d'Italia ANCI) che hanno riconsegnato al Prefetto la delega di ufficiali di Stato Civile. Nel frattempo sono annunciati ricorsi da parte delle organizzazioni dei comuni che ritengono incostituzionale il provvedimento del Governo.
Fonte e ulteriori informazioni: http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/08/20/news, www.uncem.piemonte.it, www.anci.it/index
Manifestazioni contro la legge finanziaria si sono ripetute nel corso dell'estate. Il 15 settembre si è tenuto il primo sciopero dei sindaci (85% di adesioni secondo l'Associazione dei Comuni d'Italia ANCI) che hanno riconsegnato al Prefetto la delega di ufficiali di Stato Civile. Nel frattempo sono annunciati ricorsi da parte delle organizzazioni dei comuni che ritengono incostituzionale il provvedimento del Governo.
Fonte e ulteriori informazioni: http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/08/20/news, www.uncem.piemonte.it, www.anci.it/index