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Eliski : oltre 3000 persone contro l'eliski nelle Dolomiti

14/06/2011 / alpMedia
Anche se in alcune regioni è vietato, l'eliski continua ad imperversare in molte località alpine. Incuranti del rumore, del disturbo alla fauna ed agli altri frequentatori della montagna, dal Piemonte, alla Valle d'Aosta alle Dolomiti, velivoli con a bordo sciatori raggiungono le vette innevate.
Anche il Club Arc Alpin CAA, federazione dei Club alpini, ritiene che l'eliski sia superfluo ed è favorevole al suo divieto.
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Anche il Club Arc Alpin CAA, federazione dei Club alpini, ritiene che l'eliski sia superfluo ed è favorevole al suo divieto. © michael berger / pixelio.de
Numerosi tentativi di ottenere una legislazione nazionale che limiti le scorribande di elicotteri in alta quota sono state finora vane. Una petizione lanciata per chiedere il divieto dell'eliski nelle Dolomiti, Patrimonio mondiale dell'Unesco, in pochi giorni ha superato le tremila firme per chiedere la cessazione di questa pratica in palese contrasto con le regole di tutela delle aree di pregio ambientale. Una pratica che anche a detta della Convenzione delle Alpi (agli articoli 15 e 16 del Protocollo "Turismo" e all'art. 12 del Protocollo "Trasporti") deve essere il più possibile limitata o, in caso di necessità, proibita. Inoltre, secondo uno studio commissionato dal Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi, anche la pratica dell'eliski, compiuta tramite il deposito persone sul ghiacciaio della Marmolada da aeromobili decollati da un aeroporto della vicina regione Veneto (in quanto vietata nella Regione Trentino Alto Adige), non appare essere conforme alla Convenzione delle Alpi.
Ulteriori informazioni: www.alpenverein.it/de/natur-umwelt (de), www.alpconv.org/NR/rdonlyres , www.thetop.it/index