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Eurovignette III - l'internalizzazione dei costi esterni procede a piccoli passi
26/02/2009
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alpMedia
Il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri UE si sono riuniti per discutere in prima lettura la revisione della direttiva "Eurovignette", la base giuridica del pedaggio per i veicoli pesanti. La proposta era stata presentata dalla Commissione UE nell'estate 2008, l'11 febbraio 2009 la Commissione trasporti ha approvato il rapporto con il voto contrario dei conservatori (32 favorevoli e 14 contrari). Con ciò è stato compiuto un piccolo passo verso la verità dei costi. Tuttavia, prima della votazione plenaria del 10 marzo 2009, molto resta da fare, soprattutto dal punto di vista delle Alpi.
La Commissione trasporti del Parlamento europeo propone dunque alcuni importanti cambiamenti: ad esempio, oltre ai costi infrastrutturali potranno essere inclusi anche i "costi esterni" (per l'inquinamento atmosferico e il rumore). Inoltre, con l'abolizione delle deroghe, il pedaggio potrà essere applicato a tutti i veicoli con peso superiore alle 3,5 tonnellate. La maggiorazione dei pedaggi nelle zone di montagna, oggi già consentita, potrà essere introdotta anche per la promozione di trasporti sostenibili. È stato inoltre deciso di consentire una differenziazione degli oneri in funzione del periodo, con una maggiore o minore imposizione per un ammontare fino al 500%.
L'elenco delle decisioni negative è tuttavia più lungo e di maggior rilievo: non si possono ad esempio imputare i costi degli incidenti, i costi climatici, quelli per i danni al paesaggio e la dipendenza dal petrolio. Inoltre, l'imputazione dei costi della congestione è possibile solo se saranno tassati anche i veicoli per il trasporto passeggeri e a condizione vengano preliminarmente presentati approfonditi studi. Il tetto massimo consentito per gli oneri derivanti dai costi esterni risulta poi molto basso e molto distante dai costi reali. Un'altra carenza consiste nel fatto che gli introiti vanno principalmente a beneficio del settore del trasporto stradale. Per finire, è stato respinto il regime speciale proposto per le Alpi, che prevedeva, ad esempio, l'abolizione del tetto massimo dei pedaggi per lo spazio alpino.
Nonostante i minimi progressi compiuti, non c'è alcun motivo di rassegnazione. Presto si giungerà al dibattito decisivo in sessione plenaria e i deputati amici delle Alpi sono intenzionati a riproporre i loro emendamenti. A questo proposito la CIPRA ha già formulato le proprie richieste in un documento di indirizzo: www.cipra.org/de/alpmedia/positionen/97 (de/en)
Fonti: www.europarl.europa.eu/oeil/FindByProcnum
2008/0147 (en/fr), http://ec.europa.eu/transport/strategies/2008
transport_en.htm (de/fr/it/en/sl)
L'elenco delle decisioni negative è tuttavia più lungo e di maggior rilievo: non si possono ad esempio imputare i costi degli incidenti, i costi climatici, quelli per i danni al paesaggio e la dipendenza dal petrolio. Inoltre, l'imputazione dei costi della congestione è possibile solo se saranno tassati anche i veicoli per il trasporto passeggeri e a condizione vengano preliminarmente presentati approfonditi studi. Il tetto massimo consentito per gli oneri derivanti dai costi esterni risulta poi molto basso e molto distante dai costi reali. Un'altra carenza consiste nel fatto che gli introiti vanno principalmente a beneficio del settore del trasporto stradale. Per finire, è stato respinto il regime speciale proposto per le Alpi, che prevedeva, ad esempio, l'abolizione del tetto massimo dei pedaggi per lo spazio alpino.
Nonostante i minimi progressi compiuti, non c'è alcun motivo di rassegnazione. Presto si giungerà al dibattito decisivo in sessione plenaria e i deputati amici delle Alpi sono intenzionati a riproporre i loro emendamenti. A questo proposito la CIPRA ha già formulato le proprie richieste in un documento di indirizzo: www.cipra.org/de/alpmedia/positionen/97 (de/en)
Fonti: www.europarl.europa.eu/oeil/FindByProcnum
2008/0147 (en/fr), http://ec.europa.eu/transport/strategies/2008
transport_en.htm (de/fr/it/en/sl)