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Ancora lacunose le ricerche sul permafrost
Complessivamente la scienza non dispone tuttavia di conoscenze approfondite sul ghiaccio permanente presente nel sottosuolo. All'Università di Zurigo il geografo Stefan Gruber sta lavorando ad un software che intende aiutare i gestori di impianti di risalita a valutare il rischio di frane. Il suo modello informatico simula l'intensità e le differenze territoriali nel riscaldamento delle rocce nelle Alpi.
Ricerche condotte in Austria evidenziano che negli ultimi 15 anni il ghiaccio all'interno delle grotte è diminuito significativamente. Secondo Rudolf Pavuza della Federazione austriaca di ricerche speleologiche, le cause del fenomeno sarebbero tuttavia da attribuire non tanto all'innalzarsi delle temperature medie, quanto all'aumento delle precipitazioni estive e alla conseguente penetrazione di maggiori quantità di acqua relativamente calda nelle cavità ipogee. Fonti e info: Tages Anzeiger 05.07.2004, www.unifr.ch/main/news/detailD.php?nid=257 (de/fr) 20.07.2004, www.nhm-wien.ac.at/nhm/hoehle/hoehleneis.htm (de)
Ricerche condotte in Austria evidenziano che negli ultimi 15 anni il ghiaccio all'interno delle grotte è diminuito significativamente. Secondo Rudolf Pavuza della Federazione austriaca di ricerche speleologiche, le cause del fenomeno sarebbero tuttavia da attribuire non tanto all'innalzarsi delle temperature medie, quanto all'aumento delle precipitazioni estive e alla conseguente penetrazione di maggiori quantità di acqua relativamente calda nelle cavità ipogee. Fonti e info: Tages Anzeiger 05.07.2004, www.unifr.ch/main/news/detailD.php?nid=257 (de/fr) 20.07.2004, www.nhm-wien.ac.at/nhm/hoehle/hoehleneis.htm (de)