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Giochi olimpici invernali

17/01/2022
Nel passato le Alpi hanno ospitato i Giochi olimpici invernali in diverse occasioni, l’ultima volta a Torino nel 2006. Negli ultimi anni la maggior parte delle candidature avanzate da località alpine è fallita, sia perché il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha dato la preferenza ad altre candidature più competitive, sia perché la popolazione locale si è espressa contro lo svolgimento delle Olimpiadi.
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Un’analisi delle esperienze mette in evidenza che nelle democrazie avanzate, come nei Paesi alpini, le Olimpiadi invernali sono in difficoltà. Le persone non sono più disposte ad accettare lo smisurato gigantismo, i danni ambientali, i costi incalcolabili e il diktat di un CIO dispotico. Con l'Agenda Olimpica 2020, il CIO vuole impegnarsi per una maggiore trasparenza e sostenibilità, ma i progetti in vista dei giochi invernali 2026 a Cortina e Milano delineano un quadro diverso. La presente raccolta di rapporti su esperienze acquisite, argomenti e informazioni tecniche prospetta perché i Giochi olimpici invernali, nella loro forma attuale, non hanno più spazio nelle Alpi.

 

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