Comunicato stampa
CIPRA Italia esprime forte preoccupazione per il possibile aumento di transito in palese contrasto con il protocollo Trasporti
CIPRA Italia esprime forte preoccupazione per il possibile aumento di transito in palese contrasto con il protocollo Trasporti
La costruzione e l’esercizio del tunnel di base del Brennero provocano l’emissione di ingenti quantità di CO2. Considerando gli attuali presupposti, questo grande progetto infrastrutturale non porta alcun beneficio per il clima. Questa la sintesi di una ricerca, che chiama alle loro responsabilità i soggetti che dovrebbero agire.
Un approccio nuovo, una rete di strutture e località delle Alpi occidentali italiane dove vivere in maniera differente la montagna turistica, valorizzando le differenze e le peculiarità dei luoghi.
La eterogeneità delle Alpi costituisce una sfida ed al tempo stesso anche un grande potenziale. Alla nuova Presidenza tedesca della Convenzione delle Alpi spetta il compito di mettere in valore questa risorsa, propone Federica Corrado, presidente di CIPRA Italia.
Nonostante le temperature in aumento e i dubbi sulla sostenibilità economica, in alcune regioni alpine si continua a investire nel potenziamento delle strutture per il turismo sciistico. Chi sarà a pagare il conto?
La borsa dei transiti alpini riceve il sostegno dei Parlamenti del Tirolo e delle Province di Bolzano e di Trento. Allo stesso tempo in Francia viene abolita l’ecotassa a carico del trasporto merci su gomma. Due esempi che indicano come gli Stati alpini procedano ciascuno per la propria strada.
La due giorni in Valle di Susa (9-20 settembre 2014) ha riscosso l’interesse del territorio oltre ogni aspettativa. Dal territorio sono emerse idee per far fronte e superare l’attuale crisi. Un confronto aperto e partecipato per conoscere le iniziative innovative, discutere delle problematiche e riflettere sul futuro.
La due giorni in Valle di Susa ha riscosso l’interesse del territorio oltre ogni aspettativa. Dal territorio sono emerse idee per far fronte e superare l’attuale crisi. Un confronto aperto e partecipato per conoscere le iniziative innovative, discutere delle problematiche e riflettere sul futuro.
Le aree protette mettono le ali all’economia, portano più giovani nella regione e più donne ai livelli direzionali delle aziende. Queste le conclusioni di uno studio realizzato dal Ministero dell’ambiente italiano in collaborazione con Unioncamere.