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Squilibri economico-politici europei e movimenti dei lavoratori frontalieri nella regione alpina

Anno di pubblicazione1975
Autore(i)Giacomo Corna-Pellegrini
EditoreLaterza
Luogo di pubblicazioneMilano
Numero di pagine24
Linguait
RivistaAtti del Convegno Le Alpi e l'Europa
Pagina(e)24
Rivista n.vol. II
DocumentazioniArticolo Periodico
1. La dimensione del problema, rilevanza economica delle divisioni confinarie. 2. Caratteri sociali e professionali dei frontalieri. 3. Cause strutturali e congiunturali del frontalierato. 4. Evoluzione geografica delle fasce confinarie, connessa con il frontalierato. 5. Integrazione sociale tra territori del frontalierato.

Nell'ambito di un ampio studio sul territorio e la società del mondo alpino, si analizzano i caratteri del pendolarismo frontaliero, rilevando la sua genesi in uno squilibrio economico di fondo, tra i Paesi interessati al fenomeno. Per altro, più che le regioni direttamente implicate, tale squilibrio riguarda quelle economicamente tra loro più lontane, per livelli di reddito ed occasioni di lavoro. Lo documenta il pendolarismo frontaliero verso la Svizzera di lavoratori dell'Italia meridionale, insediatisi nelle regioni frontaliere italiane del Nord. Analogamente accade per i lavoratori jugoslavi o turchi, alle frontiere austro-svizzere. Progressivo è un assestamento economico e insediativo che stabilizza la situazione, attenuandone i singolari contrasti iniziali.
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