Giovani di diversa estrazione sociale, con e senza disabilità, imparano a conoscere la Via Alpina attraverso escursioni, pernottamenti all’aperto e visite a buoni esempi di sostenibilità lungo il percorso. Affrontano temi come il campeggio libero, la protezione dell’ambiente o il cambiamento climatico. “Vogliamo rendere la Via Alpina più accessibile e inclusiva per tutti i gruppi sociali”, spiega Manon Wallenberger responsabile del progetto della CIPRA International, “per questo stiamo collaborando anche con le organizzazioni educative e giovanili interessate”.

Il primo di tre incontri internazionali, nella forma di cosiddetti “campi base”, si svolgerà nei pressi di Trieste/I nell’estate del 2023. In seguito verranno realizzate le prime “Visit Utopia": brevi video, podcast e poster su iniziative e persone stimolanti che vivono la sostenibilità. Nel 2024 e nel 2025 seguiranno altri campi base in Svizzera e nelle Alpi francesi. Durante due escursioni guidate “Yes we camp” in Germania e in Francia, le giovani e i giovani impareranno sul posto dove è consentito campeggiare nella natura e quali sono gli aspetti da tenere in considerazione. Insieme all’associazione partner Aurelia e.V., verrà creata e sperimentata un’offerta formativa nell’ambito del progetto. Al progetto partecipano le rappresentanze nazionali CIPRA di tutti i Paesi alpini e le organizzazioni educative e giovanili “En passant par la Montagne” in Francia, Wild Router in Italia e Aurelia e.V. in Germania. Via Alpina Youth è finanziata dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea.