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Una verifica con ricadute indirette

20/10/2016 / alpMedia
Come si possono tutelare meglio le aree protette e i paesaggi alpini? Il Gruppo di verifica della Convenzione delle Alpi ha pubblicato una serie di raccomandazioni in proposito. Claire Simon, già direttrice della CIPRA International, ha seguito l’iter e ora traccia un bilancio.
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Claire Simon, Direttrice «Citta Alpina dell‘Anno». © Martin Walser

Dal 1989 i confini dell’area di tutela del paesaggio Egartenlandschaft um Miesbach/D sono stati modificati 21 volte. Ritenendo che ciò costituisca una violazione dell’articolo 11, paragrafo 1 del Protocollo “Protezione della natura e tutela del paesaggio”, nel 2014 la CIPRA International presentò al Gruppo di verifica una domanda di verifica. L’articolo in questione afferma: “Le Parti contraenti si impegnano a conservare, a gestire e, dove necessario, ad ampliare le aree protette esistenti […]. Esse adottano tutte le misure idonee ad evitare compromissioni o distruzioni di tali aree”.

Nella Conferenza svoltasi a Grassau/D il 13 ottobre 2016, i ministri competenti per la Convenzione delle Alpi hanno approvato il rapporto e le raccomandazioni che il Gruppo di verifica ha presentato alla conclusione della procedura. Il rapporto, in base alle informazioni disponibili, non ha confermato il mancato rispetto dell’art. 11 (1). Molto rumore per nulla dunque?

Sicuramente il risultato è deludente. Tuttavia le raccomandazioni rivolte alle Parti contraenti sono un’importante conquista, sulla cui base in futuro si potrà garantire una migliore osservazione dell’art. 11 (1). In particolare esse sottolineano quanto sia importante definire chiaramente l’obiettivo di protezione, un aspetto che nel caso Egarten è stato all’origine di parecchie difficoltà. Inoltre è stato redatto un elenco di criteri in base ai quali è ora più semplice accertare il mancato rispetto dell’art. 11 (1).

Tali raccomandazioni diventano significative solo se vengono applicate. Questo è competenza delle Parti contraenti della Convenzione delle Alpi. La singolarità delle aree protette alpine e dei paesaggi alpini si basa su un complesso equilibrio tra dinamiche naturali e attività umane. Affido ora il mio incarico ad altre mani, convinta che la CIPRA continuerà a dare un importante contributo per la conservazione di questo patrimonio – in particolare anche diffondendo le raccomandazioni e le esperienze ottenute dal Gruppo di verifica.

Fonte e ulteriori informazioni:

www.cipra.org/it/politica-alpina/convenzione-delle-alpiwww.alpconv.org/it/convention/protocols/Documents/natura_it.pdf

www.alpconv.org/it/organization/complianceCommittee/default.html