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Giovani, sensibilizzati sul clima e carichi di dinamismo

13/07/2012 / CIPRA Internationale Alpenschutzkommission
Giovani provenienti da cinque Paesi alpini hanno deciso di impegnarsi - nell'ambito del progetto "My Clime-mate" - a favore della neutralità climatica delle Alpi. Alla fine di ottobre hanno fatto un bilancio e ideato nuovi piani.
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Vivace girotondo su fondo spugnoso: i giovani scoprono la torbiera in tutti i sensi. © Eric Vazzoler
Primož Jeras non è del tutto certo che sia utile spegnere la luce quando si esce dalla stanza. Sa perfettamente che da soli si va poco lontano, ma che diventando un esempio per tutti, forse si riesce a muovere qualcosa. Per questa ragione, il ventiquattrenne di Kamnik, in Slovenia, spegne sempre la luce, compra possibilmente prodotti regionali e non dimentica di parlarne nella cerchia di amici e conoscenti.
E' una mite mattinata ottobrina; la luce del sole irradia il fronte di vetrate nella palestra della scuola di Sörenberg, Comune svizzero situato nella riserva della biosfera UNESCO Entlebuch. Attorno ai tavoli disposti a ferro di cavallo siedono 33 giovani provenienti da Italia, Austria, Francia e Svizzera. Stanno discutendo i risultati del progetto sul clima "My Clime-mate". I più giovani hanno 16 anni, i più anziani 24. Tutti loro abitano in un Comune membro di "Alleanza nelle Alpi", una rete di oltre trecento Comuni in sette nazioni. Insieme alla popolazione, la Rete di Comuni punta a rendere lo spazio alpino capace di futuro secondo il motto "confronto, impegno, concretezza". La CIPRA accompagna da molti anni la Rete di Comuni su questo percorso fornendo impulsi, accompagnando progetti e fornendo un supporto amministrativo (vedi riquadro).

Risposte ai cambiamenti climatici
"Molte persone i prodotti biologici non se li possono semplicemente permettere", obietta Andrea Cleva, 22 anni. Studente di Pordenone, ai piedi delle Dolomiti, pensa che lo Stato dovrebbe premiare chi contribuisce a proteggere il clima e far pagare i comportamenti clima-alteranti. "In questo modo le persone forse lasceranno la macchina in garage."
Dove il ferro di cavallo si apre, Katrin Löning e Peter Niederer scrivono le argomenta-zioni dei partecipanti sulla lavagna. I moderatori del workshop ricordano la prima riunione del gruppo in febbraio: la collaborazione era resa difficile da timidezze e barriere linguistiche. Ora, sei mesi dopo, le idee e i pensieri dilagano: in inglese o nelle diverse lingue madri. Chi parla più lingue sussurra la traduzione nell'orecchio del vicino.
"Vogliamo sensibilizzare i giovani sulle conseguenze dei cambiamenti climatici", dice Peter Niederer, animatore di "Alleanza nelle Alpi". La Rete di Comuni ha promosso un ambizioso programma di protezione del clima, incaricando la CIPRA di gestirlo. Il programma è finanziato prevalentemente dalla MAVA, Fondazione per la Natura, con cofinanziamenti di Comuni, enti territoriali regionali e del programma europeo "Gioventù in azione". Nell'ambito del programma di protezione del clima i Comuni finanziano venti progetti tra il 2011 e il 2012. Il progetto più complesso è "My Clime-mate". "Al centro del nostro lavoro c'è la domanda sul nostro contributo concreto per la protezione del clima", afferma Katrin Löning dell'Istituto austriaco di ecologia, una delle istituzioni partner di "My Clime-mate".
Le risposte vengono individuate nella palestra della scuola, sui banchi posti davanti alla spalliera svedese. Qui confezioni di pasta si affiancano a pile di cartoline postali, brochure, poster e calendari. Che cosa ha a che fare tutto questo con la protezione del clima? Osservando la pasta lo si capisce subito: i maccheroni di spelta color castano chiaro, che un gruppo ha sviluppato insieme a un produttore di pasta dell'Entlebuch, sono - dalla spiga fino al maccherone - un prodotto regionale senza compromessi, un prodotto cioè che causa poche emissioni di CO2. Per giunta ogni confezione di "Klimarönli" venduta finanzia con 50 centesimi di Franco un fondo per la conservazione delle torbiere alte nello Entlebuch. A questi biotopi umidi la regione deve il suo titolo UNESCO; in quanto giganteschi ammassamenti di anidride carbonica, godono di un particolare status di protezione. Vengono regolarmente ripuliti da nuovi alberi ed arbusti. In estate una squadra di "My Clime-mate" ha partecipato a quest'operazione di estirpazione ed eradicazione.
Le brochure accanto ai maccheroni suggeriscono una gestione responsabile delle risorse idriche. Alcune foto mostrano dei pannelli informativi montati da un team di "My-Clime-mate" sulle rive del fiume So?a in Slovenia. Cartoline postali colorate, che mostrano piccole opere d'arte create dai giovani nella natura, ricordano il valore delle risorse naturali. Foglie, muschi e pietre formano degli stickman, la ruota in miniatura di un mulino gira nel torrente di montagna. Sul dorso sono indicati alcuni suggerimenti per ridurre le emissioni di CO2: acquistare corrente ecologica, usare dispositivi intelligenti per il risparmio energetico, indossare il maglione ed abbassare leggermente il riscaldamento. Chi spedisce una cartolina promette al destinatario di ridurre in futuro le emissioni di CO2.

Carso e "Chrütli"
Nel pomeriggio, dopo l'incontro in palestra, i giovani divisi in piccoli gruppi, esplorano la riserva della biosfera. Alcuni si addentrano nelle caverne carsiche, altri attraversano le gelide acque di un impianto Kneipp e visitano una piccola azienda regionale che produce pomate, saponi e oli da bagno. La donna che sta dietro il marchio di cosmesi naturale "Chrütlimacher", la droghiera Silvia Limacher, vive in una fattoria con allevamento di bovini e suini. Nel seminterrato dell'edificio, l'odore di stalla lascia lo spazio al profumo dei fiori di fieno e della farfara. Sugli scaffali del piccolo laboratorio da erborista, una serie di taniche affianca barattoli con cere, oli, sale e fiori secchi. In un tegame sta gorgogliando una massa densa color castano chiaro. "E' una pomata di calendula", dice Silvia Limacher.
Su un tavolo sono disposti vasi pieni di fiori secchi, misurini, piccole bottigliette delicate e imbuti. "Potete crearvi i vostri oli da bagno personali", dice Silvia Limacher incoraggiando i suoi giovani ospiti, che, timidi, annusano i fiori e gli estratti. Si tratti di caverne carsiche, di impianto Kneipp o di "Chrütlimacher", "i giovani devono recepire con i loro sensi la ricchezza della natura", auspica Katrin Löning che dirige il workshop.
In realtà i giovani sono arrivati per partecipare a un workshop finale a Sörenberg. Quando, quattro giorni dopo, stanno per ritornare a casa, la loro motivazione è alle stelle: un team vuole creare una pagina web, un altro girare piccoli video che sensibilizzino sul tema e che possano essere diffusi via internet o con il cellulare. Alcuni vogliono sottoporre le loro rivendicazioni ai politici locali, altri vogliano andare nelle scuole elementari e suscitare l'interesse dei bambini giocando. La Rete di Comuni continuerà ad affiancare i giovani perché possano realizzare le loro idee e i loro propositi.
I partecipanti vorrebbero presentare i risultati del loro lavoro nel settembre 2012 alla Settimana alpina nella Valposchiavo in Svizzera. Il cambiamento climatico continuerà comunque ad occupare questi giovani, anche quando tutti i "Klimarönli" saranno consumati e le sculture naturali degradate.

Mathias Becker (testo) ed Eric Vazzoler (foto), Zeitenspiegel Reportagen



I Comuni insieme per il clima
La Rete Alleanza nelle Alpi (AidA) riunisce oltre 300 comuni che, insieme, si impegnano per fare dalle Alpi uno spazio di vita che assicuri l'avvenire. Nel 1997 la CIPRA ha partecipato alla fondazione della Rete e dal 2000 la sostiene con un ruolo di segretariato.
La CIPRA International ha elaborato il programma dynAlp-climate proprio per Alleanza nelle Alpi e le garantisce anche la direzione del progetto. Coordina la scelta e il monitoraggio dei 20 progetti finanziati - tra cui anche My Clime-mate - l'organizzazione delle manifestazioni e le attività di comunicazione sul tema della protezione del clima presso i comuni membri e non. Il programma, di una durata di 3 anni, dispone di un bilancio pari a 800 000 euro, finanziati dalla Mava, una fondazione per la natura, e di cofinanziamenti da parte delle collettività territoriali nonchè dal progetto comunitario " Gioventù in Azione ".
www.alpenallianz.org