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Gli ambienti fluviali alpini: connettività, barriere e frammentazione
26/03/2010
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CIPRA Internationale Alpenschutzkommission
Quanto è frammentanto un habitat fluviale? Quali sono le barriere più importanti che ostacolano i fiumi alpini? Sono queste le domande alle quali l'Istituto di Ecologia dell'Università di Innsbruck vuole rispondere nell'ambito della sua attività per il progetto ECONNECT.
I risultati verranno visualizzati grazie all'aiuto di mappe realizzate in GIS e, in seguito, verranno contatte le autorità locali per stabilire strategie di riduzione dell'impatto delle barriere e di rinaturazione.
Gli ambienti fluviali sono molto importanti perchè costituiscono percorsi di migrazione e di passaggio non solo per le specie animali acquatiche, ma anche per quelle terrestri e le specie vegetali.
Nelle zone più densamente popolate delle Alpi, e soprattutto in quelle che circondano aree protette, questi ambienti sono stati alterati e spesso degradati. Di conseguenza, le possibilità di movimento e di migrazione delle specie acquatiche sono state state limitate, se non addirittura impedite.
L'obiettivo del gruppo di lavoro 5 è quello di migliorare la situazione analizzando i potenziali di aumento della connettività e di riduzione della frammentazione e dei sui effetti.
Nella prima fase saranno analizzate le barriere che effettivamente incidono sui sistemi fluviali nelle loro dimensioni longitudinali, laterali, verticali e temporali. Saranno applicati indici per visualizzare al meglio la frammentazione di questi ambienti. Allo stesso tempo, saranno identificati habitat e specie tipiche e, poi, verranno visualizzate su mappe le potenziali barriere che possono avere un impatto negativo sul movimento delle specie prese in considerazione.
Per il momento, questa strategia si focalizzerà sulle regioni pilota.
Maggiori informazioni sul progetto ECONNECT sono a disposizione su www.econnectproject.eu
Gli ambienti fluviali sono molto importanti perchè costituiscono percorsi di migrazione e di passaggio non solo per le specie animali acquatiche, ma anche per quelle terrestri e le specie vegetali.
Nelle zone più densamente popolate delle Alpi, e soprattutto in quelle che circondano aree protette, questi ambienti sono stati alterati e spesso degradati. Di conseguenza, le possibilità di movimento e di migrazione delle specie acquatiche sono state state limitate, se non addirittura impedite.
L'obiettivo del gruppo di lavoro 5 è quello di migliorare la situazione analizzando i potenziali di aumento della connettività e di riduzione della frammentazione e dei sui effetti.
Nella prima fase saranno analizzate le barriere che effettivamente incidono sui sistemi fluviali nelle loro dimensioni longitudinali, laterali, verticali e temporali. Saranno applicati indici per visualizzare al meglio la frammentazione di questi ambienti. Allo stesso tempo, saranno identificati habitat e specie tipiche e, poi, verranno visualizzate su mappe le potenziali barriere che possono avere un impatto negativo sul movimento delle specie prese in considerazione.
Per il momento, questa strategia si focalizzerà sulle regioni pilota.
Maggiori informazioni sul progetto ECONNECT sono a disposizione su www.econnectproject.eu