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Valichi dell'Est: utilizzo razionale della rete ferroviaria esistente anziché nuove linee
28/08/2008
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alpMedia
Un piano organico per il miglioramento e il potenziamento progressivo delle infrastrutture ferroviarie, a partire dalle infrastrutture esistenti, potrebbe risolvere gran parte delle problematiche legate al trasporto merci e passeggeri tra il Friuli e la Slovenia e tra il Friuli e l'Austria.
Lo afferma uno studio del WWF secondo il quale, senza ricorrere a nuove costose linee ad alta velocità/capacità, sarebbe possibile realizzare un modello capace di rendere più fluido il trasporto delle merci sui valichi di Villa Opicina e di Tarvisio verso l'Est e il Centro-Nord Europa. Non esistono, infatti, problemi di capacità ai valichi ferroviari internazionali verso l'Austria e la Slovenia.
Dallo studio emerge che, per le merci, utilizzando al massimo le potenzialità della rete esistente si riuscirebbe ad instradare verso i valichi un volume di traffico pari a oltre il doppio di quello attuale; con interventi di potenziamento, i flussi potrebbero crescere da un minimo di 3,5 volte fino a 5 volte i livelli attuali.
Fonte: www.wwf.it/client/ricerca (it), sintesi dello studio: www.wwf.it/UserFiles/File
/AltriSitiWWF/Friuli%20Venezia%20Giulia/Sintesi%20rapporto%20ferrovie%20Debernardi%20giugno%2008.pdf (it)
Dallo studio emerge che, per le merci, utilizzando al massimo le potenzialità della rete esistente si riuscirebbe ad instradare verso i valichi un volume di traffico pari a oltre il doppio di quello attuale; con interventi di potenziamento, i flussi potrebbero crescere da un minimo di 3,5 volte fino a 5 volte i livelli attuali.
Fonte: www.wwf.it/client/ricerca (it), sintesi dello studio: www.wwf.it/UserFiles/File
/AltriSitiWWF/Friuli%20Venezia%20Giulia/Sintesi%20rapporto%20ferrovie%20Debernardi%20giugno%2008.pdf (it)