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Fatti nudi e crudi contro il cambiamento climatico

30/08/2007 / alpMedia
Il ghiacciaio di Aletsch in Svizzera è stato recentemente teatro di un'insolita azione di protesta: circa 600 persone si sono radunate sul più grande ghiacciaio delle Alpi e qui si sono spogliate per richiamare l'attenzione sugli effetti del cambiamento del clima.
Tunick
Image caption:
600 volotari e volontarie si sono spogliati per la difesa del clima sul ghiacciaio di Aletsch. © Greenpeace/Wuertenberg
Le/i partecipanti, convenuti da tutta Europa, sono stati disposti sul ghiacciaio in diverse posizioni da fotografi/e e da cinque gruppi di videoperatori, quindi ripresi da diverse prospettive.
L'iniziativa, lanciata dal fotografo americano Spencer Tunick e dall'associazione ambientalista Greenpeace, si propone di mettere simbolicamte in collegamento la vulnerabilità del corpo umano e quella dei ghiacciai che stanno scomparendo. Le conseguenze del cambiamento climatico di origine antropica impongono decisioni politiche rapide e coraggiose, sostengono le/gli ambientaliste/i convenute/i. Solo tra il 2005 e il 2006 per il ghiacciaio di Aletsch, lungo circa 23 km, è stato misurato un arretramento di 115 metri. Secondo le previsioni della maggior parte di esperti/e, entro il 2080 la maggioranza dei ghiacciai alpini sarà scomparsa, se non si adottano tempestivamente e con decisione misure per contrastare il cambiamento climatico.
Fonti: www.umweltschutz-news.de/index (de), www.krone.at/index.php?http%3A//wcm.krone.at (de)