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Impianti olimpici - un pozzo senza fondo?

14/12/2006 / CIPRA Internationale Alpenschutzkommission
Le infrastrutture realizzate per le Olimpiadi invernali di Torino 2006 sono un'eredità dai costi estremamente gravosi per le casse pubbliche.
Trampolini di salto con gli sci a Torino: Chiusi e inutilizzati.
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Trampolini di salto con gli sci a Torino: Chiusi e inutilizzati. © CIPRA Italia
Questo emerge da un articolo del quotidiano "La Stampa", che riporta i dati di uno studio realizzato dall'Agenzia nazionale Sviluppo Italia. La pista di bob è costata quasi 70 milioni di euro e per mantenerla serviranno 2,2 milioni all'anno. Con un incasso auspicabile di 500.000 Euro presenterebbe un passivo di 1,7 milioni all'anno. Il trampolino è costato circa 35 milioni e, a fronte di costi di gestione di 1,16 milioni e ricavi stimati in 115.000 Euro, totalizzerà oltre un milione di Euro di perdite all'anno. Anche per i palazzi del ghiaccio di Torre Pellice e di Pinerolo si prevedono passivi milionari.
La dotazione finanziaria necessaria per avviare la società che gestirà gli impianti è calcolata in 63,6 milioni di Euro per i prossimi cinque anni. Quasi la metà di questa somma sarà destinata esclusivamente a coprire le perdite di gestione. Con queste prospettive, non può sorprendere il fatto che tra le soluzione possibili si prenda in considerazione anche l'abbattimento di alcuni impianti. L'ammontare dei costi di gestione non dovrebbe cogliere impreparati, dal momento che non mancano diverse esperienze di casi analoghi. Torino sembra perlomeno aver imparato qualcosa dal punto di vista ambientale, settore in cui, secondo un recente rapporto dell'UNEP (United Nations Environment Programme), le Olimpiadi invernali 2006 hanno ottenuto risultati relativamente buoni.
Fonte: La Stampa 29.11.2006