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Francia: progetto di legge minaccia la biodiversità
27/01/2005
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alpMedia
La prossima settimana il Senato francese discuterà se approvare una legge per lo sviluppo rurale, che ha già suscitato vibranti proteste da parte delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni per i diritti civili.
Il disegno di legge prevede che i proprietari debbano pagare un contributo alle associazioni venatorie. La motivazione addotta sarebbe che i cervi potrebbero fuggire su terreni i cui proprietari non sono cacciatori. Secondo i critici l'imposta rappresenterebbe una specie di risarcimento anticipato che porterebbe all'assurdo i principi del diritto di responsabilità. Sarebbero coinvolti non solo persone private, ma anche aree protette o comuni. Verrebbe inoltre estesa la caccia con il vischio, una pratica in realtà vietata da una direttiva UE per la protezione degli uccelli, che in Francia è però consentita da una specifica deroga. In futuro questa forma di caccia sarà consentita anche prima del sorgere del sole. Queste disposizioni vengono inoltre presentate quasi "nascoste" all'interno di una legge relativa ad un altro argomento. Secondo gli ambientalisti questo modo di procedere avrebbe lo scopo di rendere loro più difficile presentare ricorso contro la normativa. Un terzo punto del disegno di legge ad avere suscitato critiche è la gestione delle aree Natura 2000, che verrebbero amministrate esclusivamente dalle amministrazioni locali, senza coinvolgere cittadini e ambientalisti.
Fonte e info: www.fne.asso.fr/cp.php (fr)
Fonte e info: www.fne.asso.fr/cp.php (fr)