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Paesaggio

07/12/2018
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Fra natura e uomo

Ce cosa fa parte di un paesaggio alpino? Che cosa rende bello un paesaggio? In primo piano il verde saturo di un alpeggio con vacche e baita di legno e le cime maestose sullo sfondo – un'idea, questa, di paesaggio alpino «bello», condivisa da molti, nelle Alpi e altrove. Il termine più frequentemente associato al paesaggio è quello della natura. Il paesaggio quindi incomincia dove c'è natura, e cioè dove finiscono l'asfalto, il cemento, il vetro o altri segni della società moderna.

Ma il paesaggio non è né natura, né società. È qualcosa di situato in mezzo. Il paesaggio nasce dalla percezione prevalentemente visiva dell'ambiente fisico circostante. E questa percezione varia da persona a persona, da società a società. Il nostro modo di percepire il paesaggio dipende da un lato dalla storia della nostra vita personale, ma anche da storie, valori e norme della società in cui viviamo.

Fra utilizzo e protezione

Al paesaggio sono legati molteplici interessi, che si tratti di piacere personale, ambizioni politiche, marketing turistico o protezione dell'ambiente. A seconda dell'interesse, dell'obiettivo e dello scopo, il paesaggio viene definito, percepito e utilizzato in maniera diversa. Quando si incontrano interessi diversi possono nascere conflitti. In molte parti delle Alpi, interessi ecologici quali la conservazione del paesaggio naturale per la protezione della biodiversità, sono contrastati da interessi economici, quali ampliamenti di comprensori sciistici oppure l'allagamento di intere vallate per costruire degli invasi.

Dal punto di vista economico, la pressione di utilizzo è costante. Secondo questa accezione il paesaggio ha un valore quando è a servizio dell'uomo e quando è redditizio. La corsa ai profitti immediati però è un segno di miopia. Una valorizzazione sostenibile presuppone la manutenzione e la conservazione dei paesaggi in tutta la loro diversità e unicità. Nel turismo si osserva spesso una gestione contraddittoria del paesaggio. Il paesaggio naturale e culturale alpino è la base del turismo nelle Alpi. Nonostante questo, l'industria turistica è una delle maggiori responsabili della distruzione del paesaggio alpino. Esempi quali le riserve di biosfera Unesco e i villaggi degli alpinisti ci mostrano che si possono percorrere anche vie diverse. Qui i molteplici interessi sono oggetto di un processo negoziale a favore del paesaggio e della natura. Il successo arriva soprattutto laddove lo sviluppo regionale è accompagnato da processi decisionali partecipati con il coinvolgimento di tutte le parti interessate.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

Mappa interattiva

Informazioni supplementari