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Natura e vita a profusione

25/04/2023
Le pietre creano vita: il progetto PietrePreziose riporta alla coscienza elementi preziosi del paesaggio culturale alpino, come i cumuli di pietre o i muri a secco.
Fünf Personen stehen vor Steinhaufen in den Bergen, einer hält einen Stein in beiden Händen.
Image caption:
Pietra su pietra, lavorare insieme per la biodiversità: nella prima regione pilota, a Carnino, in Piemonte, tutti partecipano. È aperta la candidatura per altre regioni pilota. © Gabriele Cristiani

Per secoli spietramenti, muri a secco e cumuli di pietre hanno fatto parte del paesaggio rurale delle Alpi. Le pietre rinvenute con l’aratura venivano raccolte e ammucchiate in cumuli più o meno regolari o in muretti per delimitare i campi. A causa dell’intensificazione dell’agricoltura, della scarsa conoscenza del loro valore o perché percepite come disordinate, stanno progressivamente scomparendo dal paesaggio culturale. Eppure questi elementi di pietre accatastate, apparentemente senza vita, costituiscono un habitat prezioso per animali e piante che amano il calore. I cumuli di pietre danno un contributo importante alla biodiversità e sono uno dei modi più semplici per promuovere la natura anche nelle aree urbane. Proprio qui entra in azione il progetto PietrePreziose.

Dalla tutela del paesaggio all’arte

In sei regioni pilota dell’arco alpino, gli abitanti creeranno cumuli di pietre in siti selezionati, sotto la guida di personale specializzato. Nella prima regione pilota, Carnino, in Piemonte/I, attraverso la Cooperativa agricola “La volpe e il mirtillo” è stato coinvolto un gruppo di immigrati specializzato in lavori di agricoltura e silvicoltura. I giovani operai della cooperativa, coordinati dal personale del Parco naturale del Marguareis che li informa su temi quali la biodiversità, l’ecologia animale e vegetale e la gestione del paesaggio culturale, intervengono sui terreni dell’Associazione fondiaria locale per effettuare azioni di spietramento e ricostruzione di antichi accumuli di pietre. Al di fuori delle regioni pilota, giovani artiste e artisti concentrano la loro attenzione sulla biodiversità ospitata nei cumuli di sassi, in collaborazione con ricercatori che seguono l’evoluzione dei cumuli di sassi realizzati con il progetto.

Si cercano altre regioni pilota

Il progetto prosegue fino alla primavera del 2024. Le regioni, i comuni o le istituzioni interessate possono candidarsi qui per diventare una regione pilota. Scadenza: 15 giugno 2023. Il progetto è finanziato dalla Fondazione Carline e dalla Fondazione Binding.