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Promuovere la biodiversità attraverso le pietre

29/01/2024 / Sophie V. Mahlknecht, CIPRA International
Che cosa hanno in comune l’ape cardatrice della lana, il rospo ululone dal ventre rosso, la laboriosa formica e la Borracina bianca? Si sentono tutti a proprio agio dentro e intorno ai mucchi di pietre che vengono attualmente realizzati in sette regioni pilota nel quadro del progetto PietrePrezione della CIPRA.
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Dopo qualche mese, a Carnino/I si potevano già osservare i primi “abitanti” dell’habitat sassoso. (c) Gabriele Cristiani

Cumuli di pietre e muri a secco: in sette regioni pilota vengono creati habitat per piccoli animali e piante nell’ambito del progetto PietrePrezione, che ha preso il via nel 2023. Le pietre favoriscono la biodiversità – ad esempio nel comune pilota di Cimolais in Friuli-Venezia Giulia/I. Nel corso di una settimana, volontari e volontarie hanno restaurato e ampliato un muro di pietra insieme a due classi scolastiche. Gli alunni hanno poi preparato mappe della flora e della fauna del loro muro di pietra durante le lezioni di biologia e di arte. Nel loro lavoro sono stati supportati da Lorenzo Protti dell’Ecomuseo Lis Aganis, che si è dimostrato entusiasta dell’idea fin dal primo momento: “Quando ci è stato commissionato il progetto, abbiamo subito pensato che ci avrebbe dato l’opportunità di ripensare lo spazio umano nella natura”. L’interazione tra paesaggio culturale e naturale è particolarmente evidente in questo caso, perché senza la mano dell’uomo che posiziona le pietre l’una sull’altra, non si creano cavità preziose per gli esseri viventi. “Abbiamo fornito alla natura una struttura in cui può svilupparsi e rigenerarsi”, afferma Protti.

Nel villaggio montano di Carnino/I, in Piemonte, l’associazione fondiaria locale che gestisce i terreni  ha lavorato con giovani immigrati per liberare i pascoli dalle pietre e ricreare così cumuli di pietre. Durante una successiva escursione, sono stati osservati e fotografati gli esseri viventi che si erano insediati nel nuovo habitat di pietre, per poi approfondire la loro conoscenza in un workshop in collaborazione con le Aree protette del Marguareis e delle Alpi Marittime.

Le strutture in pietra che ne derivano serviranno da ispirazione per le scuole d’arte nel 2024.  Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Carline, dalla Fondazione Binding e dalla Fondazione Valüna.

Fonti e ulteriori informazioni:

www.cipra.org/de/cipra/international/projekte/laufend/steinreich (de, en, fr, it, sl), www.biodivers.ch/de/index.php/Kleinstrukturen (de), www.nabu.de/umwelt-und-ressourcen/oekologisch-leben/balkon-und-garten/grundlagen/elemente/22640.html (de), www.avventurasullegambe.com/eventi-notizie/cumuli-di-pietre/ (it), agriculture-de-conservation.com/Tas-de-branches-et-de-pierres-pour-la-biodiversite.html (fr)

archiviato sotto: alpmedia 1/2024, Biodiversità