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Regolamentazione del traffico

29/09/2016
 © Frank Schultze/Zeitenspiegel
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Come pianificare il traffico?

Le modalità con cui noi umani ci spostiamo da un punto A ad un punto B dipendono da molti fattori. Un fattore decisivo è senza dubbio l’offerta. Se c’è una buona strada, mentre i mezzi pubblici scarseggiano, l’auto privata sarà il mezzo di trasporto numero 1. Quanto più una strada è larga e dotata di buona visibilità, maggiore sarà la velocità. Tuttavia, in alcuni casi sono sufficienti piccoli interventi per mitigare la velocità, contribuendo così alla sicurezza di tutti gli utenti della strada, e quindi a migliorare la situazione senza dover ricorrere a costose misure infrastrutturali, come una nuova circonvallazione o una nuova linea ferroviaria.

Un intervento che dà buoni risultati è quello delle rotatorie, una sorta di sistema autoorganizzato che regola la precedenza agli incroci. L’attenzione degli automobilisti è sollecitata dal cambiamento della copertura stradale, ad esempio nel caso in cui la banchina sia costituita da acciottolato. Ciò porta ad un restringimento ottico della carreggiata. Un cordolo appiattito segnala che la superficie stradale disponibile può essere utilizzata in egual misura da tutti gli utenti della strada, ad esempio per scansare un veicolo proveniente in senso opposto.

Andare in bici risulta più agevole se ci sono corsie ciclabili, regolamentazione della precedenza e una buona pavimentazione stradale. Se presso i punti nodali dei trasporti sono disponibili posteggi per biciclette coperti e sorvegliati, le persone sono più invogliate a utilizzare i mezzi pubblici, anche se le fermate non sono nelle immediate vicinanze delle rispettive abitazioni.

Questa è solo una selezione sommaria delle misure che si possono adottare per regolamentare il traffico al di là dei pedaggi e delle multe. Non da ultimo, anche le consuetudini sociali hanno un ruolo: quello che fa il mio vicino è interessante anche per me. Perché a pochi sta bene assumere la parte dell’eccentrico.

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