Come affrontare i conflitti?

I conflitti insorgono se si presentano esigenze diverse e queste non vengono prese sufficientemente in considerazione nelle decisioni – eventualità che si può verificare in ogni processo di pianificazione. I processi partecipativi puntano a decisioni equilibrate e danno spazio ai conflitti. Essi contribuiscono così a promuovere la conoscenza reciproca e il rispetto delle diverse esigenze, in modo da raggiungere una soluzione praticabile da tutti.

Ci sono diversi modelli che determinano in che modo vengono prese le decisioni. Un modello decisionale che va per la maggiore è il sistema a maggioranza. Lo svantaggio è che chi fa parte della minoranza potrebbe non condividere la decisione e non sostenerla. Il metodo della sociocrazia mitiga questo aspetto puntando a un consenso minimo: i partecipanti possono presentare obiezioni sostanziali, che devono però essere adeguatamente motivate. Si procede analogamente con il metodo del consenso sistemico: ci si avvicina a una soluzione scegliendo la strada che incontra la minima opposizione da parte del gruppo.

Se insorge un conflitto si può ricorrere alla mediazione. Le parti in conflitto cercano una soluzione in un procedimento strutturato con l’accompagnamento di una moderazione professionale. Tuttavia tali procedure hanno successo solo se hanno a disposizione un tempo sufficiente. Il processo di ricerca di un accordo può richiedere alcuni giorni così come diversi mesi.

Maggiori informazioni sono disponibili nel nostro Dossier web “Pianificazione territoriale nelle Alpi”