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Punto di vista: Uniamo le forze per i giovani nello spazio alpino!

05/10/2021
La Consulta dei giovani della CIPRA, il Parlamento dei giovani della Convenzione delle Alpi, il Gruppo di lavoro dei giovani del Comitato alpino francese e, a partire dal 2021, il Consiglio dei giovani EUSALP: tutti questi soggetti si impegnano per coinvolgere i giovani nelle decisioni politiche. Ora è il momento di continuare sulla strada che abbiamo intrapreso unendo le forze anziché procedere uno a fianco dell’altro, affermano Jean Horgues-Debat, presidente della CIPRA Francia, e Julika Jarosch, responsabile di progetto presso la CIPRA Francia.
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Jean Horgues-Debat, presidente della CIPRA Francia, e Julika Jarosch, responsabile di progetto presso la CIPRA Francia.

Più di dieci anni fa la CIPRA ha iniziato a coinvolgere i giovani nelle proprie attività. Nel 2013 è stata istituita la Consulta dei giovani della CIPRA per persone tra i 14 e i 29 anni. Con questa iniziativa siamo effettivamente riusciti a dare uno spazio ai giovani nella politica alpina. Da allora, in molti progetti le generazioni più giovani incontrano le generazioni più anziane per sviluppare insieme idee e prospettive per una “buona vita nelle Alpi”.

L’idea di portare i giovani al tavolo dei negoziati sta dando i suoi frutti. Sia attraverso la Consulta dei giovani, sia attraverso i progetti ERASMUS+, sia con la mobilitazione congiunta con altre associazioni e reti nello spazio alpino. Come logica conseguenza, il passo successivo sarebbe quello di unire le forze.

A livello locale e regionale sono stati costituiti consigli consultivi per i giovani e a livello internazionale è stato istituito il Parlamento dei giovani (YPAC) della Convenzione delle Alpi, al quale recentemente ha fatto seguito il Consiglio dei giovani EUSALP (Strategia europea per lo spazio alpino). In Francia, su proposta di CIPRA Francia, Adrets e educ’Alpes, il gruppo di lavoro dei giovani del Comitato delle Alpi (Comité du Massif des Alpes) è stato ufficialmente riconosciuto dallo Stato e dalle Regioni. Tutti questi soggetti si impegnano per la partecipazione dei giovani, lo sviluppo sostenibile e a una buona vita nelle Alpi. È tuttavia necessario migliorare il riconoscimento e il sostegno del lavoro delle ONG da parte della politica. Da un lato, in termini di scambio di informazioni, dall’altro, la politica deve aumentare il sostegno finanziario agli attori che operano nel settore giovanile e, soprattutto, ai giovani stessi. In Francia i primi passi sono stati compiuti con una strategia e un finanziamento pubblico per i giovani nelle Alpi francesi.

Ora è il momento di fare un passo avanti tutti insieme – ognuno nel suo ruolo e nella sua responsabilità, a livello europeo. Che si tratti di organismi politici, ONG o comuni: approfittiamo delle sinergie, assicuriamo la trasparenza tra tutte le parti e le organizzazioni coinvolte. Solo in questo modo in futuro potremo procedere di comune intesa.