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Una boccata d’ossigeno per i corsi d’acqua alpini

30/09/2015 / alpMedia
Una sentenza della Corte di giustizia europea rafforza la protezione dei corsi d’acqua alpini. Ottenere autorizzazioni in deroga per impianti idroelettrici o impianti di innevamento è ora più difficoltoso. I politici sono sul piede di guerra.
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Una sentenza di riferimento della Corte di giustizia europea pone forti limitazioni all’autorizzazione di nuovi impianti idroelettrici. © Xenos_wikimedia commens

La Corte di giustizia europea ha recentemente precisato: le alterazioni dei corsi d’acqua che peggiorano la loro condizione non sono ammissibili. Le deroghe da tale principio per la realizzazione di impianti idroelettrici o di innevamento dovranno essere autorizzate in via del tutto eccezionale in pochi casi. Si ribadisce inoltre che sono vietati anche gli interventi che comportano un declassamento della classe di qualità del corpo idrico. Il fondamento giuridico di questa sentenza di principio di riferimento è la Direttiva quadro sulle acque, pronunciata in relazione al progetto di approfondimento del fiume Weser in Germania.

Le immediate reazioni dimostrano qual è la pressione esercitata sui corsi d’acqua alpini: diversi politici austriaci – tra i quali il Ministro per l’ambiente e le acque Andrä Rupprechter – chiedono una revisione della Direttiva quadro sulle acque sostenendo che non può essere ostacolato lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Anche in Sudtirolo i fiumi versano in condizioni critiche: il Piano di tutela delle acque recentemente approvato dalla Giunta provinciale di Bolzano consente un ulteriore sviluppo dell’idroelettrico. La bozza è stata prima elaborata da esperti dell’amministrazione provinciale, ma poi discussa ed edulcorata con rappresentanti del settore dell’energia in un cosiddetto “Tavolo dell’energia”. La “linea politica” in Alto Adige è chiara: l’utilizzo della risorsa acqua ha la precedenza rispetto alla tutela”, afferma deluso Andreas Riedl, direttore della CIPRA Sudtirolo.

Già nel 1992 una ricerca pubblicata dalla CIPRA aveva accertato che meno del 10% dei corsi d’acqua alpini sono in condizioni naturali o prossimo allo stato naturale. Nel 2014 l’Umweltdachverband (federazione delle associazioni ambientaliste austriache) calcolò che solo in Austria erano stati presentati 212 progetti di impianti idroelettrici. Più della metà dei quali in siti ecologicamente sensibili.

Fonte e ulteriori informazioni:

http://www.oekobuero.at/eugh-staerkt-europaeischen-gewaesserschutz (de)

http://www.argealp.org/meldungen/arge-alp-vorstoss-zur-aenderung-der-eu-wasserrahmenrichtlinie (de)

http://www.tt.com/politik/10271153-91/rupprechter-attackiert-eu-bei-wasserkraft.csp (de)

http://www.umwelt.bz.it/index.php?option=com_k2&view=item&task=download&id=608_04ffa1e716485c03092434c251084938 (de)

http://www.umweltdachverband.at/themen/wasser/wasserkraft/uwd-wasserkraftwerksliste-2014/ (de)

http://curia.europa.eu