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Ricette per un clima migliore

18/11/2021
Passare dalle parole ai fatti: questa è la richiesta di molte persone nella regione alpina – con scioperi del clima, escursioni, documenti di richiesta e libri di cucina.
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Prendere l’iniziativa per la protezione del clima: questo è ciò che vogliono gli escursionisti di Klimaspuren, così come altri attivisti per il clima nella regione alpina. © Jaromir Kreiliger

All’inizio di novembre 2021, a Glasgow, in Scozia, si è svolta l’ennesima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, accompagnata da scioperi per il clima in tutto il mondo. Mentre i Governi mercanteggiano sulle misure di protezione del clima, gli attivisti per il clima nelle Alpi stanno prendono nuove iniziative.

Escursioni alla scoperta di buoni esempi

Il progetto “Klimaspuren” (Sulle tracce del clima) combina attivismo ed escursionismo: quest’estate, un piccolo gruppo di attivisti ha attraversato la Svizzera in 42 tappe giornaliere, da Illanz a Ginevra, coinvolgendo più di 500 persone. Il gruppo di escursionisti ha visitato persone e progetti che sfruttano spazi e opportunità per la protezione del clima: da un insediamento rispettoso del clima che si propone di rivitalizzare un villaggio, alla stazione sciistica che sperimenta se il turismo di massa può coniugarsi con la tutela del clima. Il gruppo ha visitato aziende che hanno fissato obiettivi elevati per un’edilizia rispettosa del clima, impianti solari e cooperative solari. Hanno discusso con attivisti per il clima giovani e meno giovani, come l’associazione Anziane per il clima Svizzera, che si sono rivolte alla Corte di giustizia europea per una politica climatica più severa. L’escursione ha attraversato anche contesti urbani: Zurigo, che procede con una pianificazione volta a ridurre il calore in città, e Berna con la sua Velo-Offensive (Offensiva due ruote). Nell’ottobre 2021, il team del progetto ha fatto il punto in un convegno a Salecina/CH.

Documento di richieste e ricettario del clima

Sempre a ottobre, nel Vorarlberg/A “Fridays For Future” ha presentato al Parlamento regionale un documento di richieste sulla mobilità, che attualmente è responsabile del 40% delle emissioni. Le richieste comprendono lo stop ai “grandi progetti legati ai combustibili fossili” come il tunnel di Feldkirch/A o la nuova superstrada al confine tra Austria e Svizzera. È invece necessario sviluppare un “concetto di mobilità sostenibile” per il 2030. La mobilità sostenibile è anche una delle questioni più importanti per gli attivisti del clima del vicino Liechtenstein; il loro obiettivo primario è ottenere la dichiarazione dello stato di emergenza climatica da parte del Principato.

La ONG slovena Umanotera incoraggia un cambiamento nelle abitudini alimentari con “Grossmutters Klimakochbuch” (Libro di ricette per il clima della nonna), pubblicato il 16 ottobre 2021 in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Un terzo delle emissioni globali di CO2 è da attribuire all’approvvigionamento alimentare. Più frutta e verdura regionali e di produzione biologica e meno carne e latte: il libro di cucina contiene una selezione di specialità slovene come i peperoni ripieni o gli involtini di cavolo senza carne. Cambiare le abitudini alimentari non risolverà la crisi climatica, sostiene Umanotera, ma senza cambiare le abitudini alimentari, non si può affrontare adeguatamente la crisi climatica.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.vol.at/fur-eine-lebenswerte-zukunft-wir-brauchen-endlich-taten/7150789 (de), https://fridaysforfuture.at/gruppen/vorarlberg (de), www.umanotera.org/novice/hrana-je-vec-kot-zgolj-to-kar-jemo-sporocilo-za-javnost (sl), https://klimaspuren.ch/ (de, fr), www.vaterland.li/liechtenstein/politik/mich-stoert-dieser-pseudo-realismus;art169,433612 (de), https://www.prontobolletta.it/news/cop26/ (it)