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Piccola ape, grande effetto

05/03/2020 / alpMedia
Perché miele, impollinatori e biodiversità sono per noi indispensabili: la questione è approfondita nel prossimo numero di Alpinscena, la rivista tematica pubblicata nel marzo 2020.
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Adagiata su velluto: l’attuale rivista tematica della CIPRA è dedicata all’ape, simbolo della biodiversità in pericolo. (c) Caroline Begle, CIPRA International

“L’ideale sarebbe non nutrirle affatto”, afferma in un’intervista l’apicoltore Klébert Silvestre del comune francese di Les Belleville a proposito delle sue api nere. Si impegna per la conservazione di questa specie autoctona di api e pratica un’apicoltura sostenibile. Ad esempio, lascia una maggior quantità di miele alle api invece di nutrirle con prodotti a base di zucchero. Silvestre partecipa anche in qualità di esperto al progetto di protezione delle api BeeAware! della CIPRA e ha rilasciato un’intervista per Alpinscena. Tuttavia, l’importanza delle api nei Paesi alpini va molto oltre la semplice produzione di un dolce nettare da spalmare sul pane, come scrive Monika Gstöhl della CIPRA Liechtenstein nel suo articolo introduttivo sul tema: “Le api e gli altri insetti impollinatori svolgono un ruolo fondamentale per la biodiversità, garantiscono il nostro cibo e allo stesso tempo generano un grande valore economico”. Per quale motivo le api selvatiche sono altrettanto importanti delle api mellifere, quali sono i pericoli che le minacciano e come l’ape è diventata un simbolo culturale da un lato e una questione politica dall’altro – queste sono le domande affrontate nell’attuale numero della rivista tematica della CIPRA.

Qui è possibile abbonarsi ad Alpinscena #106: www.cipra.org/it/servizio-abbonamenti/alpinscena