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Legislazioni sulla CO2: serve più coraggio

06/07/2021 / Michael Gams, CIPRA Internazionale
In Svizzera è stato bocciato il disegno di legge sulle emissioni di CO2, in Baviera si sta formando un’alleanza per la protezione del clima, in Austria è in discussione una legge sulla protezione del clima e in Francia il Consiglio sul clima sta prendendo decisioni coraggiose.
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Economia a impatto climatico zero: in Svizzera la proposta di una nuova legge su questo argomento è stata respinta nella consultazione referendaria.

In Svizzera la revisione della legge sulle emissioni di CO2 è stata respinta con un margine ristretto di voti nel referendum che si è svolto a metà giugno, ottenendo il 49% voti favorevoli; nella stessa occasione il popolo è stato chiamato a esprimersi su due iniziative contro l’utilizzo di pesticidi in agricoltura. Tutti i principali partiti, tranne i conservatori di destra dell’UDC, si sono mobilitati a favore della nuova legge sulla CO2. Più di 90 organizzazioni della società civile e 200 aziende hanno sostenuto il progetto di legge, che avrebbe dovuto dimezzare le emissioni di gas serra della Svizzera entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Kaspar Schuler, direttore della CIPRA International, ha espresso il suo disappunto: “Ci dispiace molto che la legge sulla CO2 sia fallita sull’onda del respingimento delle iniziative referendarie piuttosto radicali sui pesticidi”. Schuler spera ora nell’Iniziativa per i ghiacciai, che cerca di inserire gli obiettivi climatici di Parigi nella costituzione svizzera. “Sarebbe la via maestra”.

Attualmente anche in Baviera/D, un'alleanza di associazioni ambientaliste, territoriali e di pianificazione chiede al governo statale di agire con più coraggio per la protezione del clima e ha presentato un “Piano in sei punti” a questo scopo. Le richieste sono simili a quelle dell'iniziativa svizzera – dalla mobilità sostenibile ai cicli regionali in agricoltura e silvicoltura fino allo sviluppo delle energie rinnovabili.

Dal referendum al Consiglio per il clima

Dopo la petizione per il referendum sul clima dell'anno scorso, sostenuta da 380.000 firme, all'inizio del 2021 il Consiglio nazionale austriaco ha definito i punti chiave per una nuova legge sulla protezione del clima. Questa prevede un Consiglio dei ministri per il clima, un Comitato consultivo scientifico e una Consulta dei cittadini per il clima. Quali risultai potrebbe ottenere un tale Consiglio sul clima, si può rilevare in Francia. I 150 cittadini che fanno parte del Consiglio per il clima hanno approvato decisioni coraggiose: in particolare, un limite di velocità di110 km/hsulle autostrade, la soppressione dei voli nazionali a partire dal 2025, nessun nuovo aeroporto e niente più pubblicità per prodotti dannosi per il clima come le automobili. Tutti questi provvedimenti saranno finanziati con una tassa sul clima per i più abbienti. Inoltre, anche qui la protezione del clima sarà integrata nella costituzione mediante un referendum. Il coraggio è ora richiesto anche da parte dei politici che governano.

Fonti e ulteriori informazioni:

www.srf.ch/news/abstimmungen-13-juni-2021/co2-gesetz/abstimmungen-13-juni-co2-gesetz-erleidet-schiffbruch (de),  www.sueddeutsche.de/bayern/bayern-klimaschutz-buendnis-sechs-punkte-plan-1.5323625 (de), www.zeit.de/politik/ausland/2020-06/klimapolitik-frankreich-buergerrat-klimaschutz-gelbwesten-direkte-demokratie (de), www.derstandard.at/story/2000125404549/klimapolitik-in-der-krise-verzoegerte-meilensteine-neue-gremien-und-trugschluesse (de)