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La crisi climatica fa sgretolare le montagne

05/10/2021
La caduta di massi e le frane non sono una novità nelle Alpi, ma la diminuzione del permafrost aggrava la situazione – sia per chi pratica l’alpinismo sia per gli abitanti dei villaggi.
Image caption:
Le pareti rocciose della Zugspitze: entro pochi decenni il permafrost scomparirà completamente.

Un drone si libra davanti alle pareti rocciose della Zugspitze, la vetta più alta della Germania, ma invece di belle immagini panoramiche, la sua termocamera fornisce informazioni precise sulle condizioni del permafrost. Questo è costituito da suolo ghiacciato che consolida la struttura rocciosa. Poiché il cambiamento climatico sta spingendo il limite del gelo sempre più in alto, il materiale congelato che funge da collante si scioglie – sulla Zugspitze ad esempio il permafrost è destinato a scomparire completamente nel giro di qualche decennio. In un nuovo progetto di ricerca, le immagini termografiche del drone integreranno le misurazioni permanenti effettuate sulla Zugspitze. I ricercatori intendono utilizzarle per valutare il pericolo di caduta massi, frane o smottamenti in modo più preciso. In tal modo, al verificarsi di condizioni estreme i sentieri escursionistici potrebbero essere chiusi e i villaggi evacuati in tempo utile.

Quando la montagna cade a pezzi

Il villaggio di montagna svizzero di Kandersteg, nell’Oberland Bernese, è situato al di sotto del Doldenhorn, una cima di 3600 metri. Sulle sue pareti, 20 milioni di metri cubi di roccia sono in movimento – probabilmente a causa dello scioglimento del permafrost.  Anche se non cadrebbero direttamente sul villaggio, molto probabilmente scatenerebbero devastanti smottamenti. Le barriere di protezione e i sistemi di allarme preventivo hanno lo scopo di proteggere gli abitanti e gli ospiti di Kandersteg dalle conseguenze. Nel 2017, circa 3,1 milioni di metri cubi di roccia sono caduti dal Piz Cengalo, sul confine italo-svizzero; la frana che ne è derivata è arrivata fino a Bondo/CH e ha danneggiato diverse case. Per otto persone sorprese sui sentieri, gli aiuti sono arrivati troppo tardi.

Sentieri danneggiati, rifugi cadenti

Due anni fa si è staccata una lastra di roccia sotto la vetta del Cervino e ha causato la morte di due uomini. La causa: lo scioglimento del permafrost. Ora si discute sulla chiusura della via – o addirittura dell’intera montagna. In Austria il sentiero Gamsgruben al Pasterze, il ghiacciaio più lungo delle Alpi orientali, già all’inizio del millennio ha dovuto essere trasferito in diverse gallerie a causa del pericolo di caduta massi. Nelle Alpi dell’Ötztal/A, il rifugio Hochwildehaus è stato abbandonato perché le sue fondamenta poggiano sul permafrost, il cui scongelamento rischiava di farlo sprofondare. I Club alpini si vedono costretti ad aumentare i loro sforzi per mettere in sicurezza i sentieri e i rifugi – o capitolare di fronte alla forza della natura.

Fonti e ulteriori informazioni:

www.br.de/nachrichten/bayern/drohne-ueberwacht-permafrost-rueckgang-auf-der-zugspitze,Sfnitwk (de), www.republik.ch/2021/09/10/dieser-berg-rutscht-und-koennte-ein-ganzes-dorf-ausloeschen (de),  www.bluehendesoesterreich.at/naturmagazin/permafrost-eisiger-klebstoff-der-berge (de), www.spiegel.de/sport/klimawandel-setzt-matterhorn-und-co-zu-wenn-berge-zerbroeseln-a-b79941a6-ccd0-4632-9e1b-9b627bb6551a (de) https://www.br.de/nachrichten/bayern/felssturz-mit-ansage-das-alpsenserely-projekt,SjdfI5i (de), www.deutschlandfunkkultur.de/klimawandel-und-bergsteigen-wenn-die-gletscher-schwinden.966.de.html?dram:article_id=408865 (de) https://www.corriere.it/video-articoli/2017/08/23/val-bregaglia-frana-pizzo-cengalo-200-sfollati-strada-chiusa/07ed4b78-8808-11e7-a960-ee4515521d95.shtml (it) www.welt.de/regionales/bayern/article167734560/Bis-2080-koennte-der-Permafrost-verschwunden-sein.html (de)