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Indagine per una qualità di vita sostenibile

14/10/2021
Elevata qualità della vita e sostenibilità sono in contraddizione? Questa domanda è oggetto di indagine di un progetto di ricerca svizzero, nell’ambito del quale è stata intervistata la popolazione di tre parchi naturali e di un'altra regione rurale.
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Qualità di vita sostenibile: un progetto dell'Università di Berna/CH analizza l’argomento in tre parchi naturali svizzeri. © swiss-image.ch/Jan Geerk

In Svizzera la qualità della vita è superiore rispetto alla media dei paesi dell'OCSE, da ciò consegue tuttavia anche un maggior consumo di risorse. Secondo gli autori dello studio “Qualità di vita sostenibile nei parchi di importanza nazionale” questo comporta una serie di problemi ecologici e sociali in tutto il mondo. Per consentire a tutti gli abitanti del pianeta di vivere al livello della popolazione svizzera, servirebbe l'equivalente di tre Terre. Come potrebbe quindi un'alta qualità della vita andare di pari passo con un minor consumo di risorse? Il Centre for Development and Environment (CED) dell'Università di Berna ha intervistato la popolazione del Parco del Giura argoviese, del Parco Naturale del Gantrisch, della Riserva della Biosfera UNESCO Entlebuch e in un comune rurale non compreso all’interno di parchi.

Tessuto sociale e benessere del tempo

Sulla base dei risultati dell’indagine, alla fine di settembre 2021 nella Riserva della Biosfera dell'Entlebuch è stata inaugurata la mostra “We love Äntlibuech”. La mostra illustra quali sono nella percezione della popolazione locale i fattori più rilevanti per un'alta qualità di vita e li mette in discussione. Al primo posto, davanti alla salute e al denaro, gli intervistati hanno collocato la rete sociale; nella regione, che conta circa 17.000 abitanti, sono tuttora attive ben 479 associazioni, riferisce Florian Knaus, il coordinatore scientifico della Riserva della biosfera. “A quanto pare la gente apprezza veramente che le persone si aiutino a vicenda, che si conoscano e che siano interessate l'una all'altra”. Inoltre, prosegue, per molte persone è importante avere più tempo per attività al di fuori del lavoro retribuito. Chi lavora meno ore ha meno soldi disponibili per i consumi, ma più tempo per altre cose. Questo “benessere del tempo” risulta inoltre essere un passo verso una maggiore qualità della vita e una maggiore sostenibilità. La mostra, spiega Knaus, dovrebbe incoraggiare la gente a riflettere e riconsiderare alcuni importanti aspetti della qualità della vita. Per esempio, sull’importanza di avere più piste ciclabili, migliori trasporti pubblici, sullo sviluppo degli insediamenti, luoghi di incontro per le persone o anche su come i comuni potrebbero evitare di diventare semplici villaggi dormitorio.

 

Fonti e ulteriori informazioni:

www.cde.unibe.ch/forschung/projekte/nachhaltige_lebensqualitaet_in_paerken_von_nationaler_bedeutung/index_ger.html (de, en), www.biosphaere.ch/ausstellung (de)