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Fine della traversata: whatsalp approda a Nizza

04/10/2017 / alpMedia
5 Stati, 568 ore di cammino e 66.000 metri di dislivello – il 29 settembre 2017 il gruppo “whatsalp” raggiunge Nizza dopo una marcia di tre mesi attraverso le Alpi. In conclusione il gruppo di camminatori trae un bilancio che evidenzia molte criticità.
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La traversata delle Alpi si conclude con successo: dopo 1.800 chilometri il gruppo di camminatori whatsalp fa il suo ingresso a Nizza. © whatsalp

Con il progetto “whatsalp” un gruppo di esperti di questioni alpine ha compiuto la traversata a piedi delle Alpi, partendo da Vienna il 3 giugno 2017 fino raggiungere a Nizza percorrendo Austria, Svizzera, Francia e Italia. Essi hanno documentato la situazione delle Alpi e si sono confrontati con le persone incontrate nelle varie tappe. Lungo il percorso circa 200 persone si sono unite al gruppo di whatsalp accompagnandolo per alcune tappe, tra di essi anche i giovani del progetto CIPRA ”whatsalp youth”. Uno degli obiettivi era quello di fare un confronto con quanto emerso dalla traversata delle Alpi “TransALPedes” compiuta nel 1992. La CIPRA International e l’associazione svizzera Iniziativa delle Alpi hanno seguito whatsalp come partner di progetto.

Il 29 settembre whatsalp ha raggiunto la costa francese sul Mediterraneo. Una prima impressione: le Alpi si presentano come una regione multiforme e appassionante, caratterizzata da una forte crescita demografica in alcune regioni, mentre altre sono interessate da una consistente emigrazione. Rispetto al 1992 i giovani sono apparsi sensibilmente diminuiti nelle regioni alpine. Harry Spiess, del gruppo ristretto di whatsalp, sostiene: “Per rendere le regioni alpine più attrattive come luogo di residenza e di lavoro servono strategie adeguate alle condizioni regionali”.

Arretramento dei ghiacciai, frane e smottamenti, potenziamento dei comprensori sciistici: le conseguenze dei cambiamenti climatici sono evidenti ovunque nelle Alpi. Sono necessarie soluzioni più coerenti, constata il gruppo. Diverse strategie nei settori di turismo, selvicoltura e agricoltura hanno ripercussioni dirette sull’ambiente e il paesaggio alpino. Dominik Siegrist, uno dei camminatori di whatsalp, ne è convinto: “Il turismo alpino ha urgente bisogno di una riforma in direzione della sostenibilità!”.

Una sintesi dettagliata del progetto whatsalp specifica per ciascuno Stato, comprendente tra l’altro sulla crescente problematica dei trasporti nelle Alpi, è disponibile su https://whatsalp.org/de/medien.

 

Fonti ed ulteriori informazioni:

https://whatsalp.org (de, en) , www.cipra.org/it/cipra/internazionale/progetti/in-corso/whatsalpwww.cipra.org/it/cipra/internazionale/progetti/in-corso/whatsalp-youth, http://www.voyageons-autrement.com/quels-resultats-apres-la-randonnee-what-s-alp (fr)

archiviato sotto: whatsalp, alpMedia 07/2017