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Sviluppo dei servizi pubblici nelle regioni di montagna

25/09/2003 / alpMedia
A causa dell'apertura dei mercati, della precaria situazione delle finanze pubbliche e della priorità accordata alle agglomerazioni urbane, i servizi pubblici nelle regioni di montagna stanno svanendo come neve al sole dell'estate. In Francia e in Svizzera le lobbies della montagna cercano di trovare soluzioni per invertire tale tendenza.
All'inizio di settembre il Governo francese ha approvato un pacchetto di misure che hanno l'obiettivo di rilanciare la crescita nelle regioni rurali. Uno studio della DATAR (Délégation à l'aménagement du territoire et à l'action régionale) dimostra che le regioni rurali non sono più un'area di emigrazione, ma che per la prima volta da 100 anni si può riscontrare un aumento della popolazione. Al fine di aumentare la competitività di queste aree, il Governo ha adottato alcune misure: sviluppo dell'offerta di servizi, Internet e telefonia mobile, aiuti all'insediamento in aree rurali, sviluppo dell'offerta di edilizia residenziale privata in affitto a prezzi contenuti ecc.
In Svizzera il Gruppo svizzero per le regioni di montagna SAB e l'Associazione dei comuni hanno pubblicato uno studio che fornisce raccomandazioni di intervento per la conservazione di servizi pubblici efficaci nelle aree periferiche. Negli ultimi cinque anni in queste regioni sono stati cancellati 20.000 posti di lavoro. I servizi pubblici devono essere definiti politicamente, con il contributo diretto di ciascun livello amministrativo, dal comune alla Confederazione.
Fonti: www.datar.gouv.fr (fr), www.sab.ch/Scripts/Service_public_d.pdf (fr)