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Punto di vista: Le montagne non crescono fino al cielo

13/12/2013 / alpMedia
I monti e le valli non crescono - almeno non nell'orizzonte temporale di noi umani. Il nostro appetito invece aumenta di giorno in giorno. Prima o poi dovremo adeguare il nostro consumo di risorse naturali alla loro disponibilità. Scegliamo quindi volontariamente di adottare uno stile di vita frugale, prima di esserne obbligati! Questo l'invito rivolto da Claire Simon.
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Claire Simon è direttrice della CIPRA Internazionale. © Martin Walser
Fino a non molto tempo fa, in particolare in montagna, noi umani vivevamo senza superare i limiti che ci erano posti dall'ambiente. Poi abbiamo pensato di potercene liberare attraverso la scienza e la tecnica. Il paradigma della crescita ci ha fatto sognare una terra senza limiti - e così pure nelle Alpi. Tuttavia, i conflitti tra il nostro stile di vita e l'equilibrio dell'ambiente naturale in cui viviamo aumentano di giorno in giorno, di numero e complessità. La CIPRA si guarda intorno nello spazio alpino e sonda le possibilità per comprendere meglio e superare le sfide di fronte alle quali ci troviamo. Ne siamo convinti: un'altra vita è possibile.
Rappresentanti della scienza, tra cui anche economisti, continuano a ripeterci che viviamo al di sopra delle nostre possibilità. Il concetto di impronta ecologica dimostra che la terra non è sufficiente a soddisfare la nostra domanda di risorse. Molte persone ne sono consapevoli, ma le soluzioni non sono semplici da mettere in pratica. Soprattutto in politica, l'esigenza di una vita frugale non rappresenta certo uno slogan elettorale particolarmente accattivante. Oggi alcuni comuni e istituzioni dimostrano però che tutto ciò è possibile: hanno deciso di introdurre i cambiamenti necessari. Dieci città svizzere, tedesche e austriache hanno dato vita alla campagna "Noi viviamo a 2000 Watt". Essa si basa su calcoli del Politecnico di Zurigo (ETH), secondo i quali, per preservare l'equilibrio ecologico, ciascun abitante della terra dovrebbe vivere con 2000 Watt. Mentre oggi nei Paesi alpini il nostro fabbisogno è superiore ai 6000 Watt pro capite.
La CIPRA dispone di un'ampia comunità di associazioni, istituzioni, rappresentanti locali e regionali, ricercatori, imprese e giovani che si impegnano per trovare strade comuni per vivere meglio e consumare di meno. Nel 2013, a Bolzano, Lucerna e Briga, i partecipanti ai seminari e alle conferenze organizzate dalla CIPRA si sono confrontati con la necessità di trovare soluzioni creative. Anche nel 2014 continueremo a occuparci di questo tema, per mantenere inalterata la qualità della vita nelle nostre valli e nei nostri monti - anche se non sembrano affatto intenzionati a crescere fino al cielo.
Ulteriori informazioni: www.cipra.org/it/progetti-sul-clima ,
www.cipra.org/de/presse/medienmitteilungen (de)