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Fondo Nazionale della Montagna: quando lo Stato fa l'elemosina ai comuni

13/04/2011 / alpMedia
Da quest'anno il Fondo Nazionale della Montagna previsto da una Legge del 1994 viene ripartito direttamente tra i comuni classificati montani.
Ci sono dei comuni, in Italia, che si sono visti assegnare anche cifre inferiori ai 100 euro.
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Ci sono dei comuni, in Italia, che si sono visti assegnare anche cifre inferiori ai 100 euro. © Stefano Pertusati / Flickr.com
Il criterio di ripartizione stabilito dal Decreto del 29 dicembre 2010 del Ministero dell'Interno è quello basato sulla popolazione residente. Inoltre, a beneficiarne sono anche i comuni classificati "parzialmente" montani per lo più situai nei fondovalle o lungo la fascia pedemontana. Tale criterio conduce ad un'assurdità. "Il grosso va ai centri maggiori mentre ai piccoli comuni di montagna vanno le briciole della torta", denuncia Lido Riba, Presidente dell'UNCEM Piemonte. Si tratta di comuni che hanno pochi residenti, ma una vasta estensione territoriale ed una distribuzione di frazioni su territori spesso davvero impervi, con problematiche non indifferenti proprio per ragioni orografiche e climatiche. Ad esempio, il piccolo comune di Frassino, in Valle Varaita, che con i suoi 290 residenti, ma con 60 borgate distribuite su un'area di 16 kmq e una rete di 30 km di strade comunali per le quali il solo costo dello sgombro neve supera i 40.000 euro/anno, si è visto assegnare 361 euro.
Fonti e ulteriori informazioni: www.gazzettadalba.it/2011/02, www.targatocn.it/2011/02/05/leggi-notizia, www.comune.frassino.cn.it/albo/52I62