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La ex DDR all’avanguardia nelle demolizioni Le città dell’est danno l’esempio

08/06/2010 / Elisabeth Mair
Nelle metropoli di tutto il mondo i numeri relativi alla popolazione esplodono. D’altro canto, sempre più gente lascia città come Detroit o Liverpool. Anche nelle Alpi ci sono villaggi e città colpiti dal problema dell’emigrazione, ma solo sporadicamente si discute in modo serio di misure di dismissione. Uno sguardo oltre le Alpi mostra invece come sia possibile affrontare nella prassi il fenomeno della decrescita.
Il fiume Eine rinaturalizzato è il nuovo biglietto da visita della città di Aschersleben.
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Il fiume Eine rinaturalizzato è il nuovo biglietto da visita della città di Aschersleben. © Ursula Achternkamp
Ad Aschersleben nel Land della Sassonia-Anhalt, dopo la fine della Repubblica Democratica Tedesca (DDR) sono stati cancellati circa 10.000 posti di lavoro. La città, che nel 1990 aveva ancora un’impronta industriale, con una popolazione di 33.700 abitanti, nel 2000 ne contava 27.300: a emigrare sono stati soprattutto i giovani mentre i più anziani sono rimasti in palazzi semi vuoti. In alcuni quartieri, ciò è stato causa di problemi di sfruttamento delle infrastrutture tecniche e sociali.
Anche numerose località alpine si trovano a combattere con analoghe difficoltà strutturali. In molte regioni montane, infatti, la modernizzazione dell’industria e del commercio ha lasciato tracce pesanti. Un esempio è il comune di Eisenerz in Austria (vedi riquadro).

Reimpostazione urbana su ampia scala
Guardare dalle Alpi verso est equivale quasi a gettare uno sguardo verso il futuro. Nel 2002, nella Germania orientale è stato avviato il programma statale/regionale di promozione urbanistica denominato «Stadtumbau Ost» (trasformazione delle città a est) che consente l’attuazione di misure di demolizione e riqualificazione nei comuni soggetti a fenomeni di decrescita. Grazie agli interventi, messi in atto sinora in circa 400 piccole e grandi città e paesi, si intende garantire e migliorare in modo sostenibile la qualità delle condizioni di vita, lavoro e abitazione.
Il programma promuove interventi anche ad Aschersleben, che è inoltre una delle 19 città modello della IBA, l'esposizione internazionale della Sassonia-Anhalt. L’IBA Stadtumbau 2010 viene considerata una specie di laboratorio, nel quale vengono sperimentati e adottati diversi strumenti di ricostruzione delle città.

Nuove prospettive per gli abitanti
Aschersleben persegue la strategia della decrescita verso l’interno, in cui le zone periferiche vengono abbattute mentre al centro si adottano misure di rivalutazione, volte a rafforzarne la funzione residenziale. Con la trasformazione di un edificio industriale in un centro di formazione è stata posta la prima pietra di un interessante sito didattico. Numerose unità abitative sono state demolite. Le mostre e le installazioni artistiche valorizzano gli spazi vuoti e il vecchio patrimonio immobiliare. Questa cosiddetta «Drive Thru Gallery» insieme ai nuovi spazi verdi costituisce il biglietto da visita della città.
Elemento essenziale del processo di decrescita è l’informazione e la sensibilizzazione della popolazione. Molti abitanti infatti associano la morte della propria città non alla decrescita, bensì alle demolizioni.
Nella Germania orientale, ormai circa un abitante su due vive in un comune oggetto di interventi di demolizione. La Germania occidentale segue a ruota. Dal 2004, il programma «Stadtumbau West» (trasformazione delle città ad ovest) risponde alle conseguenze dei mutamenti strutturali a livello economico e democratico.
Anche nelle Alpi, ad esempio in Svizzera, i comuni si associano per demolire strutture doppie e sfruttare in maniera più efficiente quelle esistenti. Contrariamente alla Germania orientale, dove le fusioni riguardano grandi centri e addirittura regioni, nelle Alpi le cooperazioni si limitano per lo più a singoli comuni di piccole dimensioni mentre misure di riorganizzazione edilizia, in forma di demolizioni, restano un tabù.

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Eisenerz/A – L’esempio alpino
Eisenerz è uno dei pochi comuni alpini che reagisce al processo di decrescita con le demolizioni. La città è situata nella Stiria ai piedi dell'Erzberg, dove una volta prosperava l'estrazione del ferro. La diminuzione di molti posti di lavoro nel settore minerario dovuto all’avvento della tecnologia a livello mondiale ha indotto oltre la metà della popolazione a emigrare. Nel 2005 la città ha quindi lanciato un vasto programma di trasformazione dal nome «re-design Eisenerz» che prevede la demolizione o la ristrutturazione del patrimonio immobiliare e mira a concentrare gli usi abitativi in edifici risanati situati in posizioni allettanti. Gli interventi di trasformazione non sono tuttavia così avanzati come invece nella Germania dell’est.
www.eisenerz.at/redesign (de)
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