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Riscaldamento del pianeta: fioritura anticipata della flora alpina

24/08/2006 / alpMedia
Le piante che vivono ad alta quota sono più sensibili al riscaldamento climatico di quelle che crescono ad altitudini più basse.
Aubretia deltoidea (Blaukissen)
Image caption:
La temperatura è un fattore decisivo per le piante alpine. © Saxifraga/Piet Zomerdijk
E' quanto risulta da uno studio di MeteoSvizzera che ha analizzato i dati fenologici degli anni 1951 - 2002. La fenologia è lo studio dei fenomeni di sviluppo naturali che si producono con cadenza periodica nel corso dell'anno. Nel 2002 la primavera fenologica, che inizia ufficialmente con la fioritura del nocciolo, nel Mittelland ha avuto un anticipo di 21 giorni, nelle Alpi di 17 giorni. Secondo i ricercatori, la data di inizio delle fasi fenologiche primaverili dipende dalla temperatura dell'aria, e pertanto la tendenza osservata è da ricondursi al riscaldamento del clima.
La fase vegetativa è più breve nelle Alpi di quanto non sia nel Mittelland, ragion per cui l'inizio anticipato delle fasi fenologiche ha un'incidenza relativamente maggiore sullo sviluppo della flora alpina. Determinate specie estendono il loro habitat a quote superiori, a spese di altre piante, che non possono ulteriormente espandersi ad altitudini maggiori.
Fonte: www.nzz.ch/2006/08/02/ft/articleE8EWF.html (de); Bibliografia: Defila, C. und Clot, B., 2005: Phytophenological trends in the Swiss Alps, 1951 - 2002. Meteorologische Zeitschrift 14 (2), 191-196.