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Investimenti record nelle stazioni sciistiche francesi
13/01/2005
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alpMedia
Nel 2004 le località di sport invernali francesi hanno investito 348 milioni di Euro in interventi di modernizzazione e ampliamento - somma mai raggiunta prima d'ora. Mentre negli ultimi dieci anni gli investimenti sono aumentati di circa il 200%, nello stesso periodo il volume d'affari è cresciuto solo del 50%.
Il numero delle giornate di soggiorno degli sciatori ristagna oggi attorno ai 63 milioni.
Secondo la Federazione delle società di gestione degli impianti di risalita francesi più del 70% degli investimenti sono destinati a sostituire e modernizzare vecchi impianti, non a costruirne di nuovi. In particolare vengono sostituite vecchie sciovie con moderne seggiovie o cabinovie. I critici parlano di gigantismo e di sviluppo eccessivo causato dal continuo ampliamento dei comprensori sciistici e dallo sfruttamento di nuove aree. I promotori dei crescenti finanziamenti fanno notare che qui è necessario investire più che in altri settori per rimanere competitivi in un mercato sempre più duro.
Attualmente nelle regioni montane francesi si possono osservare tre tendenze. Da una parte sorgono comprensori sempre più grandi attraverso la fusione di quelli piccoli. Un esempio in tal senso è Paradiski, tra Les Arcs e La Plagne. 425 chilometri di piste sono qui a disposizione degli sciatori. Contemporaneamente in altre regioni singole stazioni sciistiche vengono massicciamente potenziate, ad esempio Gourette nei Pirenei, dove è attualmente in corso di realizzazione il più grande progetto di potenziamento. A fronte di una previsione di spesa di 43 milioni di Euro, le piste da sci aumenteranno per una superficie di 10 ettari, i cannoni da neve raddoppieranno e verranno aperti 10 nuovi skilift, con l'obiettivo di attirare nuovi visitatori. I cannoni da neve verranno inoltre installati a quote sempre più alte. Se in precedenza l'innevamento doveva innanzi tutto assicurare le discese a valle, ora la ve artificiale viene impiegata anche ad altitudini in cui finora alla neve provvedeva la natura. L'obiettivo è anche di prolungare la stagione: i rappresentanti delle stazioni sciistiche vedrebbero di buon occhio un'apertura delle piste già per i Santi. Essi sostengono che solo così si può aumentare il numero dei pernottamenti.
Fonti e info: www.tourisme.equipement.gouv.fr/fr/z2
sports/remontees_mecaniques.jsp (fr), Le Monde, 15.12.2004 www.lemonde.fr/web/article/0, href="mailto:1-0@2-3228">1-0@2-3228,36-390998,0.html (fr)
Secondo la Federazione delle società di gestione degli impianti di risalita francesi più del 70% degli investimenti sono destinati a sostituire e modernizzare vecchi impianti, non a costruirne di nuovi. In particolare vengono sostituite vecchie sciovie con moderne seggiovie o cabinovie. I critici parlano di gigantismo e di sviluppo eccessivo causato dal continuo ampliamento dei comprensori sciistici e dallo sfruttamento di nuove aree. I promotori dei crescenti finanziamenti fanno notare che qui è necessario investire più che in altri settori per rimanere competitivi in un mercato sempre più duro.
Attualmente nelle regioni montane francesi si possono osservare tre tendenze. Da una parte sorgono comprensori sempre più grandi attraverso la fusione di quelli piccoli. Un esempio in tal senso è Paradiski, tra Les Arcs e La Plagne. 425 chilometri di piste sono qui a disposizione degli sciatori. Contemporaneamente in altre regioni singole stazioni sciistiche vengono massicciamente potenziate, ad esempio Gourette nei Pirenei, dove è attualmente in corso di realizzazione il più grande progetto di potenziamento. A fronte di una previsione di spesa di 43 milioni di Euro, le piste da sci aumenteranno per una superficie di 10 ettari, i cannoni da neve raddoppieranno e verranno aperti 10 nuovi skilift, con l'obiettivo di attirare nuovi visitatori. I cannoni da neve verranno inoltre installati a quote sempre più alte. Se in precedenza l'innevamento doveva innanzi tutto assicurare le discese a valle, ora la ve artificiale viene impiegata anche ad altitudini in cui finora alla neve provvedeva la natura. L'obiettivo è anche di prolungare la stagione: i rappresentanti delle stazioni sciistiche vedrebbero di buon occhio un'apertura delle piste già per i Santi. Essi sostengono che solo così si può aumentare il numero dei pernottamenti.
Fonti e info: www.tourisme.equipement.gouv.fr/fr/z2
sports/remontees_mecaniques.jsp (fr), Le Monde, 15.12.2004 www.lemonde.fr/web/article/0, href="mailto:1-0@2-3228">1-0@2-3228,36-390998,0.html (fr)