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Il futuro del trasporto transalpino dal punto di vista della Svizzera

16/12/2003 / Ueli Balmer
Con l'accoglimento del referendum di iniziativa popolare per la difesa del territorio alpino dal traffico di transito, la popolazione della Svizzera ha dato un chiaro segnale. In conseguenza di ciò, il numero dei viaggi dei veicoli pesanti per il trasporto delle merci su strada attraverso le Alpi svizzere deve scendere a 650.000 all'anno, la metà cioè rispetto al livello attuale.
Nello stesso tempo, vengono vietati in via di principio la costruzione di nuove strade di transito transalpino e il potenziamento delle infrastrutture esistenti. Tale disposizione è più restrittiva rispetto a quanto stabilito dall'art. 11 del protocollo Trasporti.
Trasferimento del trasporto su rotaia quale prima priorità
In seguito all'accoglimento dell'iniziativa popolare per la protezione delle Alpi e di altri referendum, la Svizzera ha sviluppato una specifica politica del trasporto merci mirata a raggiungere l'obiettivo stabilito attraverso il trasferimento su rotaia mediante specifici incentivi e senza fare ricorso a misure coercitive.
La politica per raggiungere l'auspicato trasferimento si basa essenzialmente su tre pilastri: la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni TTPCP, il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, la riforma delle ferrovie. Oltre a ciò sono state approvate una serie di misure di accompagnamento (controlli dei trasporti pesanti, sovvenzioni ai tracciati ecc.). Nonostante siano fortemente indirizzate verso la politica del traffico di transito, le misure adottate influenzano l'intero settore del trasporto merci della Svizzera. La TTPCP è entrata in vigore il 1.1.2001, la riforma delle ferrovie viene attuata gradualmente, il primo dei due tunnel di base sarà presumibilmente aperto nel 2007.

Obiettivo parziale raggiunto, l'obiettivo finale non è ancora in vista
In conseguenza delle misure adottate, in parte anche a causa della debolezza congiunturale, il numero dei veicoli per il trasporto merci su strada attraverso le Alpi si è stabilizzato. Con ciò si è conseguito il primo obiettivo parziale. Ancora più evidenti gli effetti sui trasporti a livello nazionale, dove si è potuto riscontrare un netto calo dei chilometri percorsi. Una diminuzione riconducibile prima di tutto ad un aumento dell'efficienza delle aziende di trasporto stradale, mentre le prestazioni del trasporto su rotaia sono rimaste stabili.
Con il previsto aumento della TTPCP per il 2005 e la successiva apertura del tunnel di base del Lötschberg, si creeranno presupposti sempre più favorevoli ad un consistente trasferimento dei trasporti su rotaia. Senza un significativo miglioramento della qualità dell'offerta ferroviaria a livello di trasporti internazionali (parola chiave affidabilità), l'ambizioso obiettivo di un dimezzamento del trasporto merci su strada lungo gli assi di transito potrebbe però rivelarsi difficilmente raggiungibile.
Fonte : CIPRA-Info 70